Diversi Luzia, fossile umano di 12.000 anni, ridotto in cenere a Rio

AFP

4.9.2018

Foto d'archivio, scattata il 20 settembre 1999, di una ricostruzione del viso di "Luzia", "la prima brasiliana", in occasione della preseantazione al Museo nzionale di Rio de Janeiro, in Brasile.  
Foto d'archivio, scattata il 20 settembre 1999, di una ricostruzione del viso di "Luzia", "la prima brasiliana", in occasione della preseantazione al Museo nzionale di Rio de Janeiro, in Brasile.  
AFP/Archivio

La «prima brasiliana» della quale si sia trovata traccia, Luzia, è andata in fumo nel rogo che ha distrutto domenica sera il Museo nazionale di Rio de Janeiro.

«Quella di Luzia è una perdita di valore inestimabile per coloro che si interessano alla civiltà precolombiana», ha dichiarato all’AFP Paulo Knauss, direttore del Museo di storia nazionale, altro centro fondamentale del patrimonio culturale brasiliano.

Gioiello della collezione del Museo nazionale, che contava più di 20 milioni di opere di grande valore, Luzia era il più antico fossile umano scoperto in Brasile. Il ritrovamento risale al 1970, nello Stato di Minas Gerais (sud-ovest), nel corso di una missione diretta dall’antropologa francese Anette Laming-Emperaire.

A partire dal suo cranio, i ricercatori dell’università di Manchester, in Gran Bretagna, sono riusciti a realizzare una ricostruzione digitale del suo viso, che ha ispirato una scultura esposta al museo.

«Luzia è morta nell’incendio», ha annunciato Katia Bogea, presidente dell’Istituto del Patrimonio artistico nazionale (Iphan), citata dal quotidiano Estado de San Paulo.

La dirigente ha denunciato una «morte annunciata», puntando il dito contro i forti tagli al bilancio che rendono difficile la protezione del patrimonio brasiliano.

Per Paulo Knauss, tale mancanza di fondi è dovuta «ad una crisi delle istituzioni, una crisi di valori», che colpisce il Paese da parecchi anni.

«È un problema antico, ma occorre smetterla di parlare del passato e pensare al futuro, (...) per invertire una tendenza della quale dovremmo vergognarci di fronte alle prossime generazioni», ha concluso.

Considerato come il più importante museo di storia naturale dell’America Latina, il Museo nazionale di Rio de Janeiro, che nello scorso giugno aveva festeggiato i due secoli di vita, era in particolare celebre per la ricchezza della sua collezione paleontologica.

L’ex palazzo imperiale ospitava lo scheletro di un dinosauro trovato nel Minas Gerais così come 26.000 fossili di altre specie scomparse, come la tigre dai denti a sciabola.

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