Ucraina Accordo su una tregua temporanea per corridoi umanitari, previsti altri colloqui

ATS / pab

3.3.2022

Nella notte su giovedì i russi hanno conquistato Kherson, città importante per controllare una parte della costa meridionale dell'Ucraina. Durante i negoziati di oggi pomeriggio in Bielorussia, Mosca e Kiev si sono accordati per una tregua temporanea sulla creazione di corridoi umanitari. È previsto un terzo round di colloqui. Le informazioni più importanti nell'ottava giornata di guerra in Ucraina nel nostro live-ticker. 

ATS / pab

3.3.2022

I fatti salienti

  • Nel secondo round di negoziati questo pomeriggio a Briest, in Bielorussia, Mosca e Kiev hanno raggiunto un'intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Hanno inoltre concordato di tenere presto un terzo colloquio.
  • Mercoledì sera l'esercito russo ha conquistato la città di Kherson. Nell'est del paese, a Kharkiv, dove è morto un osservatore dell'OSCE, sono state colpite scuole e cattedrale. A Mariupol, città portuale meridionale, la popolazione è senza acqua, luce e riscaldamento a causa dei bombardamenti.
  • Le Camere federali discuteranno della guerra in Ucraina in un dibattito urgente durante la sessione primaverile.
  • Berna vuole partecipare in maniera attiva all'accoglienza dei rifugiati, che secondo l'ONU sono già almeno un milione.
  • Le case automobilistiche giapponesi sospendono le attività in Russia, così come Volkswagen, Netflix, Spotify e Ikea. 
  • Biden definisce storico il voto dell risoluzione dell'Assemblea dell'ONU in cui, a schiacciante maggioranza, ha condannato l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
  • Liveticker
    Nuovi contributi
  • Liveticker finito
  • 23h32

    Il nostro live - ticker per oggi è finito

    Grazie per averci seguito, riprenderemo venerdì mattina.

  • 23h30

    L'Onu riduce bilancio morti, a ieri 249 tra civili

    Secondo i dati Onu i civili morti nell'attacco russo in Ucraina sarebbero stati a ieri 249, non 2000, come riportato da fonti di Kiev. Il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric ha oggi drasticamente ridimensionato il bilancio delle vittime nell'arco di tempo compreso da quando è scattata l'invasione il 24 febbraio fino alla mezzanotte del 2 marzo ora locale.

    Oltre ai 249 civili uccisi, altre 553 persone sono rimaste ferite. Le cifre sono state raccolte dall'Ufficio Onu per i Diritti Umani in Ucraina.

    «La gente parla di ‹nebbia della guerra› (fog of war)», ha commentato il portavoce a proposito della discrepanza: «Posso solo riportarvi i dati che i nostri colleghi sul posto ritengono di aver verificato e ricontrollato usando tutte le giuste fonti. Posso solo dare dati Onu, altri possono avere numeri diversi».

  • 23h25

    I russi occupano torre della tv a Kherson

    Le forze russe che nelle scorse ore avevano occupato la città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, hanno preso il controllo della locale torre della tv. Lo riferiscono media ucraini.

  • 23h05

    Casa d'aste russa dona milioni a Croce Rossa Kiev

    La casa d'aste Phillips, che ha sedi a New York e Londra ma fa capo al gruppo russo Mercury, ha donato gli interi incassi di una vendita di arte contemporanea nella capitale britannica, pari a circa 7,7 milioni di dollari, alla Croce Rossa dell'Ucraina.

    Prima dell'asta Phillips aveva stimato gli introiti della serata tra 32 e 47 milioni di dollari, ma quattro dei 41 lotti sono stati ritirati all'ultimo momento e uno addirittura mentre la vendita era in corso «perché non avevano suscitato l'interesse previsto», ha detto un portavoce.

    Negli ultimi giorni, dopo l'attacco russo all'Ucraina, Phillips era finita sotto pressione, tra le minacce di boicottaggio da parte di alcuni collezionisti a causa della sua proprietà. Il Gruppo Mercury è stato fondato da Leonid Fridlyand e Leonid Strunin e la casa d'aste, nota fino ad allora come come Phillips de Pury and Luxembourg, ne fa parte dal 2008.

  • 23h00

    Russia Today America interrompe la produzione

    Russia Today America licenzia la maggior parte del suo staff e ferma la produzione. Lo riporta Cnn. Secondo indiscrezioni, Rt America avrebbe comunicato la decisione nel corso di un incontro di pochi minuti con i suoi dipendenti.

  • 22h56

    L'ex presidente Poroshenko, Putin non può toglierci anima

    Vladimir Putin «può spegnere le luci, può bloccare i riscaldamenti, ma non può uccidere l'anima ucraina». Lo ha detto alla Bbc l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko, accusando il presidente russo di essere un «criminale di guerra» e invitando i suoi compatrioti a continuare a resistere. «Tutta la nazione sta colpendo Putin», ha aggiunto l'ex capo dello Stato, che appare in uniforme militare tra i soldati ucraini.

  • 22h45

    Centinaia di berlinesi offrono posti letto a profughi

    Centinaia di berlinesi hanno offerto spontaneamente ospitalità ai profughi ucraini, presentandosi stasera alla stazione centrale di Berlino, la Hauptbahnof, dove arriva un flusso ininterrotto di rifugiati.

    La società civile sta facendo la sua parte: nell'ampio spazio dedicato all'accoglienza, dove gli ucraini in arrivo trovano beni di prima necessità, moltissimi residenti della capitale tedesca hanno offerto aiuto in queste ore, scrivendo su pezzi di cartone il numero di posti letto che sono in grado di offrire.

    «We want to help: we have 1 room, 3 beds available, mother + 2 kids», si legge in inglese su uno dei manifesti, in cui si mette a disposizione una stanza con tre letti, per una madre e due bambini. Chi non trova ospitalità, viene accolto nel centro di Oranienburger Strasse, dove ci sono un migliaio di posti letto.

  • 22h30

    Scholz, non ci sarà un intervento Nato

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiarito ancora una volta che la Nato non interverrà nella guerra in Ucraina. «Sarebbe una drammatica escalation in questa difficile situazione, e comporterebbe gravi pericoli», ha affermato rispondendo a Maybritt Illner sulla Zdf. «Per questo non sarebbe una politica responsabile», ha aggiunto, sottolineando che uno scontro diretto fra Russia e Nato va evitato.

    Scholz ha anche difeso la lunga esitazione della Germania a consegnare armi all'Ucraina. Al rimprovero che la Germania abbia atteso troppo, il cancelliere ha risposto: «Nessuno la vede così». Gli obiettivi devono essere adesso «una tregua» e il ritiro delle truppe russe.

  • 22h00

    Pentagono apre canale comunicazione con Russia

    Il Pentagono ha stabilito un canale di comunicazione diretto con la difesa russa per evitare un conflitto involontario legato alla guerra in Ucraina. Un funzionario del Pentagono, citato dai media americani, ha spiegato che una «linea di de-conflitto» è stata stabilita l'1 marzo «con l'obiettivo di prevenire errori di calcolo, incidenti militari e una escalation».

  • 21h10

    Un milione di profughi, l'UE vara protezione temporanea

    In tempi finora sconosciuti alle latitudini bruxellesi e con un «sì» unanime, l'UE vara la direttiva per la protezione temporanea dei profughi dall'Ucraina aprendo le porte a quello che si preannuncia come un vero e proprio esodo: un milione di persone è già fuggito dalla guerra e, secondo le ultime stime europee, alla fine potrebbero essere 7-8 milioni gli sfollati dal Paese.

    «Non siamo ingenui, i problemi ci saranno ma rispetto al 2015 siamo preparati», ha spiegato la commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson.

    Alla riunione dei 27 ministri dell'interno, a cui ha partecipato anche la consigliera federale Karin Keller-Sutter, che ha certificato l'intesa, ad un certo punto, sono tuttavia riemerse le endemiche divisioni nell'UE sul capitolo dei profughi.

  • 20h50

    Ue valuta stop a relazioni privilegiate con Russia al WTO

    La Commissione europea sta discutendo con gli Stati membri la «possibilità di togliere il trattamento di ‹nazione più favorita› per la Russia» nel quadro dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), «sulla base dell'eccezione di sicurezza nazionale garantita dal WTO».

    Lo riferisce una portavoce della Commissione Ue. La sospensione dello status avrebbe un impatto sulle relazioni commerciali tra Europa e Russia.

  • 20h43

    Colpite le scuole, guerra vicino alle centrali nucleari

    Il presidente russo Vladimir Putin tenta di stringere l'Ucraina in una tenaglia. A nord le forze russe continuano a bombardare Kharkiv e Chernihiv, provocando decine di vittime civili, a sud assediano Mariupol e puntano a Odessa, via mare e via terra.

    E mentre Kiev continua a resistere, si teme per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, stretta d'assedio dai russi e protetta dagli abitanti della vicina Enerhodar. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha lanciato l'allarme: la «situazione è molto delicata» al momento e «tutto può accadere».

  • 20h30

    Nuove sanzioni da Washington e Londra

    Nuova ondata di sanzioni statunitensi contro la Russia per l'invasione in Ucraina. Nel mirino finiscono il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ma anche diversi oligarchi, fra i quali Alisher Usmanov, Nikolay Tokarev, Boris Rotenberg, Arkady Rotenberg, Sergey Chemezov, Igor Shuvalov e Yevgeny Prigozhin.

    Le sanzioni riguardano anche le loro famiglie. «Questi individui e le loro famiglie saranno tagliati fuori dal sistema finanziario americano, i loro asset saranno congelati e le loro proprietà bloccate», afferma la Casa Bianca.

    Anche il governo britannico di Boris Johnson ha allargato le sanzioni in risposta all'invasione dell'Ucraina all'oligarca di origine uzbeka Aliser Usmanov, considerato fra gli uomini d'affari più ricchi della Russia, e dell'ex vicepremier Igor Shuvalov, ha reso noto il Foreign Office.

    Usmanov, re dei fertilizzanti con interessi in svariati settori di business, è stato azionista importante della squadra di calcio dell'Arsenal e, fino a ieri, sponsor di riferimento dell'Everton. Possiede inoltre lussuose proprietà a Londra, al pari di Shuvalov e di sua moglie, come altrove nel Regno Unito.

  • 20h20

    Migliaia di persone manifestano nelle città svizzere

    Migliaia di persone sono scese in piazza in varie città svizzere per denunciare l'aggressione russa dell'Ucraina. Promotore delle manifestazioni è stato il movimento «Sciopero del clima». Leggi qui tutto l'articolo.

  • 20h10

    Blinken vola in Europa per rassicurare gli alleati

    Il ministro degli esteri statunitense, Antony Blinken, vola in Europa per rassicurare gli alleati sul sostegno americano all'Ucraina di fronte a un attacco «ingiustificato» da parte della Russia che sta causando quella che l'ambasciatrice americana all'Onu definisce una «catastrofe umanitaria».

    Mentre l'amministrazione del presidente Joe Biden lavora dietro le quinte per assicurare la consegna di armi e aiuti a Kiev, il segretario di Stato nella sua visita europea punta a rafforzare il fronte degli alleati e coordinare la risposta internazionale. 

    Il messaggio che Blinken porta nel Vecchio Continente è chiaro: l'indiscusso impegno degli Stati Uniti alla Nato e a quell'articolo 5 che stabilisce che un attacco a uno è un attacco a tutti. «Difenderemo ogni centimetro del territorio dell'alleanza», ha detto Blinken. Leggi qui tutto l'articolo.

  • 19h00

    Generale russo ucciso in combattimento

    Il generale maggiore russo Andrei Sukhovetsky, comandante della settima divisione aerea russa, è stato ucciso all'inizio di questa settimana in Ucraina. Lo lo riferisce l'emittente britannica Sky News citando un'organizzazione di ufficiali nel sud della Russia.

    Il generale 47enne aveva preso parte alla campagna russa in Siria.

  • 18h50

    Concordata tregua temporanea per i corridoi umanitari

    Russia e Ucraina hanno raggiunto un'intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Lo ha riferito il consigliere del presidente ucraino, citato dalla Tass.

    L'intesa sui corridoi umanitari è stata confermata anche dal capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, secondo cui nei colloqui con l'Ucraina sono stati raggiunti «progressi significativi».

    Lo sfollamento dei civili attraverso i corridoi umanitari in Ucraina sarà coordinato dai ministeri della difesa di Mosca e Kiev, ha detto uno dei negoziatori russi, Leonid Slutsky, presidente della commissione esteri della Duma.

    «Le posizioni della Russia e dell'Ucraina sono chiare. Un accordo è stato raggiunto su alcune delle questioni sollevate», ha indicato Medinsky. Questi ha aggiunto che sono state discusse questioni umanitarie e militari e una possibile futura soluzione politica al conflitto.

    «Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere i risultati sperati. L'unica cosa che posso dire è che abbiamo discusso in dettaglio l'aspetto umanitario», ha detto il consigliere del presidente ucraino Mykhail Podolyak. 

    I russi e gli ucraini hanno trovato un accordo anche sulla consegna di cibo e medicine nelle aree dove si stanno combattendo le battaglie più dure, rende noto su twitter Podolyak.

    Ucraina e Russia hanno inoltre concordato di tenere presto un terzo round di colloqui, secondo quanto affermato da un negoziatore ucraino. Lo riporta il quotidiano britannico Guardian.

    Il terzo round si terrà «nei prossimi giorni», ha riferito un membro della delegazione negoziale di Mosca, stando alla Tass. E avverrà in Bielorussia, ha precisato il capo negoziatore di Kiev.

    Per raggiungere un accordo sulla fine del conflitto, Russia e Ucraina avranno bisogno di «diversi altri round di colloqui negoziali», che dovrebbero tenersi in Bielorussia, ha detto Slutsky, sempre citato dalla Tass.

  • 18h33

    Putin: «Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo»

    Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. «I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili», ma «i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani».

    «L'operazione speciale» in Ucraina «è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo», ha detto il capo dello Stato.

  • 18h28

    Kiev, salgono a 33 i civili morti a Chernihiv

    È salito a 33 il bilancio dei civili uccisi nell'attacco russo a Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini, citati dal quotidiano ucraino in lingua inglese Kyiv Independent. I feriti sono 18.

  • 17h53

    Osce vota una missione investigativa per crimini guerra

    Durante la seduta del Consiglio permanente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) in corso a Vienna, 45 Stati partecipanti su 57 hanno invocato il cosiddetto Meccanismo di Mosca per istituire una missione di esperti indipendenti con lo scopo di indagare gli sviluppi della guerra in Ucraina. Lo comunicano fonti interne all'Osce.

    La missione dovrà «stabilire i fatti e le circostanze relativi a possibili violazioni e abusi del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario», spiegano dall'Osce.

    Ulteriore compito della missione sarà «stabilire i fatti e le circostanze di possibili casi di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, anche a causa di attacchi deliberati e indiscriminati contro civili e infrastrutture civili e raccogliere, consolidare e analizzare queste informazioni al fine di presentarle ai pertinenti meccanismi di responsabilità, nonché ai tribunali o ai tribunali nazionali, regionali o internazionali», si legge.

  • 17h30

    Il gigante petrolio russo Lukoil chiede di fermare guerra

    Il gigante petrolifero russo Lukoil ha chiesto di «porre fine rapidamente» alla guerra in Ucraina, diventando così la prima grande compagnia nazionale ad opporsi all'invasione da parte di Mosca.

    «Sosteniamo una rapida fine del conflitto armato e sosteniamo pienamente la sua risoluzione attraverso un processo di negoziazione e mezzi diplomatici», ha affermato il consiglio di amministrazione di Lukoil in una nota.

    Dicendosi «preoccupato per gli attuali tragici eventi in Ucraina» ed esprimendo «la sua profonda solidarietà per tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia», Lukoil ha assicurato «di fare tutto il possibile per continuare ad operare in modo stabile in tutti i paesi e le regioni» del mondo.

  • 17h16

    La Svizzera vuole partecipare all'accoglienza dei rifugiati

    La consigliera federale Karin Keller-Sutter vuole chiedere al Consiglio federale di attivare lo statuto di protezione S, indipendentemente dal fatto che l'Ue metta in vigore o meno la sua direttiva sulla protezione temporanea.

    È quanto ha detto oggi la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) dopo la riunione dei ministri degli interni dell'Ue a Bruxelles. Leggi qui tutto l'articolo.

  • 17h10

    Save the children: 400'000 bambini in fuga dal paese

    Almeno 400'000 bambini nell'area di crisi in Europa orientale sono stati costretti a cercare salvezza altrove e sono esposti al rischio di fame, malattie, traffico e abusi, dopo che il numero di persone costrette a fuggire dall'operazione militare russa in Ucraina ha raggiunto il milione.

    Secondo Save the Children, almeno il 40% dei profughi che hanno raggiunto Romania, Polonia, Moldavia, Ungheria, Slovacchia e Lituania, per mettersi in salvo sono bambini, e c'è chi tra loro non ha altro che i pochi vestiti che indossa.

  • 17h07

    Zelensky: «colloqui con Putin unico modo per fermare guerra»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vuole parlare direttamente con il suo omologo russo Vladimir Putin, giudicando un confronto con il capo dello Stato russo come «l'unico modo per fermare la guerra».

  • 16h57

    Tutti salvi i membri dell'equipaggio del cargo affondato

    Tutti i sei membri dell'equipaggio del cargo Helt, affondato nel Mar Nero, sono stati messi in salvo. Lo annuncia il ministro dei trasporti ucraino sul proprio profilo Telegram.

  • 16h50

    Accordo in Ue su direttiva per profughi

    Intesa raggiunta all'interno del Consiglio affari interni dell'Ue, a cui è associata anche la Svizzera, sull'applicazione della direttiva per la protezione temporanea «per chi fugge dalla guerra in Ucraina». È quanto annuncia il ministro dell'interno francese Gérald Darmanin.

    «È un accordo storico, l'Ue è unita e solidale», aggiunge. Nelle ultimissime ore la presidenza del Consiglio europeo ha lavorato ad una dichiarazione politica da allegare alla direttiva per registrare il tema dei «non ucraini» in fuga su cui alcuni Paesi, Polonia su tutti, avevano espresso riserve.

  • 16h49

    Croce Rossa: 10 milioni per l'Ucraina

    La Croce Rossa svizzera ha annunciato un iniziale contributo di 10 milioni di franchi per aiutare le persone colpite dalla guerra in Ucraina. Allo stesso tempo, si invita ad un'accoglienza veloce e semplice dei bisognosi nella Confederazione.

    «La situazione in Ucraina e nei Paesi vicini è sempre più drammatica», si legge in un comunicato odierno della Croce Rossa. La sezione ucraina è al lavoro con 550 dipendenti e 3000 volontari, che procedono a evacuazioni e prestano i primi soccorsi. Il Comitato internazionale della Croce Rossa è sul posto con oltre 600 persone.

    Le persone in fuga dall'Ucraina, continua la nota, indipendentemente dalla loro nazionalità devono essere accolte rapidamente e senza complicazioni. Questo non deve però portare a dimenticarsi delle persone provenienti da altre regioni di crisi.

  • 16h46

    Il Parlamento ucraino chiede mediazione Onu

    La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha chiesto il dislocamento di una missione di mantenimento della pace sul territorio del paese e ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per una mediazione che fermi la guerra. Lo scrive su Twitter il vicepresidente del parlamento Oleksandr Korniyenko.

  • 16h43

    Almeno 22 i civili morti a Chernihiv

    Sono almeno 22 i civili uccisi nell'attacco russo al nord della città di Chernihiv. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini citati dall'emittente televisiva britannica Sky News.

  • 16h39

    Consiglio svizzero religioni condanna aggressione russa

    Il Consiglio svizzero delle religioni (CSR) condanna l'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina e chiede la cessazione immediata delle operazioni militari nonché il ritiro delle truppe russe. A suo avviso, le frontiere dell'Europa non dovrebbero essere chiuse ai rifugiati ucraini.

    L'invasione della Russia in Ucraina non può essere giustificata, è contraria al diritto internazionale e all'etica di pace comune a tutte le religioni, scrive il CSR in una nota odierna. «Se la prima vittima è la popolazione ucraina, tutto l'ordine pacifico europeo è pure attaccato».

    Il CSR, in uno spirito di solidarietà, sta al fianco del popolo ucraino e chiede ai governi europei e alla Svizzera di fornire un aiuto immediato, senza ostacoli burocratici.

  • 16h00

    Avviato il secondo round dei colloqui

    Ha preso il via il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina. Lo annuncia, sul suo profilo Twitter, il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak.

    «Siamo iniziando a parlare con i rappresentanti russi – scrive pubblicando la foto dell'incontro. All'ordine del giorno cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l'allontanamento di civili da villaggi e città distrutti o costantemente bombardati».

    La Russia vuole negoziare con l'Ucraina «per evitare un ulteriore bagno di sangue, come la nostra leadership ha già spiegato», ha dal canto suo detto la portavoce del Ministero degli esteri Maria Zakharova in una conferenza stampa a Mosca, stando a quanto riporta la Tass.

    «Ci aspettiamo che i negoziati portino al ripristino della pace nel Donbass ed al ritorno di tutti i popoli dell'Ucraina ad una vita pacifica», ha aggiunto.

  • 15h50

    Kiev: russi cacciati da Bucha

    I soldati ucraini hanno issato oggi la bandiera nazionale a Bucha, città a 30 chilometri dal centro di Kiev e teatro di scontri e bombardamenti russi nei giorni scorsi.

    Lo rende noto la viceministra della difesa ucraina, Hanna Malyar, citata dai media locali, i quali sottolineano che «gli ucraini hanno cacciato il nemico» dalla città.

  • 15h46

    Eliseo: Putin punta a prendersi tutta l'Ucraina

    L'obiettivo del presidente russo Vladimir Putin è di «prendere il controllo di tutta l'Ucraina», riferisce l'Eliseo dopo la telefonata tra il capo dello Stato francese Emmanuel Macron e il leader russo.

  • 15h30

    I mercenari stranieri in Ucraina saranno perseguiti

    I mercenari stranieri che operano in Ucraina saranno perseguiti e non otterranno lo status di prigionieri di guerra. Lo ha indicato il ministero della difesa russo citato dall'agenzia di stampa ufficiale Tass. Leggi qui tutto l'articolo.

  • 14h56

    Chernihiv: colpite due scuole, almeno nove morti

    Il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord della capitale Kiev, ha denunciato che un attacco aereo russo oggi ha colpito due scuole ed edifici privati. E almeno nove persone sono rimaste uccise e quattro ferite. 

    Il quotidiano ucraino in lingua inglese Kyiv Independent riferisce che nella zona c'erano solo scuole, asili nido e un ospedale.

  • 14h49

    Cargo estone affondato dopo un'esplosione vicino Odessa

    Un cargo estone è affondato vicino alle coste dell'Ucraina, nei pressi di Odessa, dopo un'esplosione. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando Reuters. Secondo il consigliere del ministro dell'interno ucraino, Anton Gerashchenko, «due siluri hanno affondato la nave mercantile Helt». Lo annuncia sul proprio canale Telegram.

    Il cargo Helt affondato nel Mar Nero, di proprietà estone, batteva bandiera di Panama. È quanto emerge dal sistema di tracciamento Marine Trafic che segnalava l'ultima posizione a circa 20 miglia dal porto ucraino.

    «Due membri dell'equipaggio del cargo Helt sono su una scialuppa di salvataggio in mare, mentre altri quattro sono dispersi», riferisce Igor Ilves, il manager dell'imbarcazione, citato dai media internazionali.

  • 14h30

    Putin a Macron: «Continueremo senza compromessi»

    Vladimir Putin continuerà la sua lotta contro i nazionalisti in Ucraina «senza compromessi». Lo ha detto lo stesso presidente russo a Emmanuel Macron, aggiungendo che potrebbe anche aumentare le sue esigenze nei confronti di Kiev.

    Inoltre, Putin ha fatto pressione su Macron affinché faccia il possibile perché tutti gli stranieri siano evacuati dall'Ucraina. Lo riporta la Tass riferendo il contenuto del colloquio telefonico odierno.

  • 14h13

    Allarme media russi: è censura di Stato

    Il presidente Vladimir Putin ha ufficialmente introdotto la censura di Stato e in poche ore, al massimo giorni, non ci saranno più media indipendenti in Russia. La denuncia viene da «Meduza», uno degli ultimissimi media indipendenti che ancora pubblicano nella federazione. Leggi qui tutto l'articolo.

  • 14h04

    Biden chiede al Congresso 10 mia di fondi emergenza

    L'amministrazione Biden chiede al Congresso di approvare circa 10 miliardi di dollari di fondi di emergenza per l'Ucraina. Risorse da usare per affrontare la crisi umanitaria ma anche per rafforzare le difese del Paese contro l'invasione della Russia.

    Dei 10 miliardi, circa 4,8 andrebbero al Pentagono e 5 miliardi al Dipartimento di stato. I fondi rientrano nella richiesta dell'amministrazione Biden di 32,5 miliardi di dollari per far fronte da un lato all'Ucraina e dall'altro alla lotta al Covid.

  • 14h03

    Riunione di coordinamento SEM sull'accoglienza rifugiati

    La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha indetto per oggi, giovedì pomeriggio, una riunione di coordinamento sull'accoglienza dei rifugiati ucraini. La consigliera federale Karin Keller-Sutter non parteciperà, perché impegnata con l'incontro dei ministri degli interni dell'Ue su Schengen e asilo che si tiene a Bruxelles.

    La SEM ha indicato all'agenzia Keystone-ATS che la riunione sarà coordinata dal suo Stato maggiore di crisi per il settore dell'asilo assieme ai suoi principali partner esterni e verranno discusse possibili misure per accogliere le persone che fuggono dal conflitto in Ucraina. Stando alla Segreteria di Stato della migrazione, non è prevista alcuna comunicazione al termine dell'incontro.

    Per il momento, stando alla SEM, lo Stato maggiore di crisi è ancora impegnato nella lotta contro la pandemia di Covid.

  • 14h01

    Mosca prepara lo sbarco a Odessa

    Le forze russe si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco. Secondo fonti dell'intelligence statunitense, citate dalla TV spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell'arrivo delle truppe di terra per lanciare l'attacco dal mare.

    Le autorità di Odessa – secondo le stesse fonti – hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco.

  • 13h45

    Il Pentagono rivede la strategia nazionale di difesa

    Il Pentagono sta rivedendo i suoi piani per la difesa di lungo termine, ritardandone la pubblicazione che era attesa in febbraio. Secondo i media americani, la National Defense Strategy, il piano per illustrare come il Pentagono intende far fronte alle sfide di sicurezza, è sotto revisione in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, che ha costretto a rivedere le priorità.

    Anche se l'amministrazione continua a ritenere la Cina la sua minaccia numero uno, la crisi in Ucraina spinge il Pentagono a rivedere alcuni assetti difensivi. «È innegabile che la situazione in Europa sia cambiata radicalmente e che la Strategia Nazionale di Difesa debba rifletterlo», il commento dal Pentagono.

  • 13h35

    Delegazione ucraina in viaggio per Brest, i corridoi umanitari al centro dei colloqui

    La delegazione ucraina è in viaggio in elicottero verso Brest dove si svolgeranno i colloqui con la Russia. Lo afferma un membro della delegazione di Kiev.

    Il secondo round dei negoziati era previsto per le 13 ma, secondo quanto riporta la Tass, è slittato di un paio d'ore. Al centro dei negoziati con la Russia ci sarà la questione dei corridoi umanitari.

    Alcuni esperti hanno analizzato la situazione e propongono almeno cinque scenari per l'uscita dalla guerra in Ucraina. Li abbiamo riassunti nel nostro articolo che potete leggere cliccando qui.

  • 13h31

    Mosca annuncia delle pause per sfollare i civili

    Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle «pause» nelle operazioni dell'esercito russo per favorire l'evacuazione di civili dall'Ucraina attraverso «corridoi umanitari. Siamo pronti a crearne corridoi ovunque, in qualsiasi momento», secondo quanto riporta Interfax.

    «La parte russa ha già creato tutte le condizioni necessarie per un'evacuazione sicura. Siamo pronti in qualsiasi momento e in qualsiasi direzione per creare i corrispondenti corridoi umanitari», ha affermato il capo del centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, in una riunione del quartier generale del coordinamento sulla risposta umanitaria.

  • 13h30

    Aiea a Russia, stop azioni contro siti nucleari

    Una risoluzione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sollecita la Russia a «mettere fine alle azioni» contro i siti nucleari in Ucraina.

  • 13h25

    La Spagna invia 1.370 lanciagranate e 700mila cartucce

    La Spagna invierà venerdì due aerei che dovrebbero trasportare un totale di 1.370 lanciagranate anticarro e 700.000 cartucce di fucili e mitragliatrici. Lo ha detto il ministro della Difesa, Margarita Robles.

    «Partirà venerdì mattina, con aerei dell'Aeronautica Militare diretti in Polonia, in un punto vicino al confine con l'Ucraina e saranno prelevati dalle autorità ucraine»›, ha spiegato Robles all'emittente tv Antena 3.

    Robles ha sottolineato che questa prima spedizione è «importante» perché consentirà «una difesa molto individualizzata» che potrà essere utilizzata da p«ersone che non hanno grande esperienza nell'uso delle armi».

    La società responsabile dei trasporti ferroviari di passeggeri in Spagna, Renfe, offrirà treni gratuiti a tutti i rifugiati ucraini. Lo ha annunciato la ministra dei Trasporti, Raquel Sánchez.

    Il punto di partenza di queste tratte ferroviarie gratuite sarà Barcellona. Da lì, i rifugiati ucraini potranno spostarsi verso qualsiasi altra destinazione disponibile in Spagna o verso la Francia, ha reso noto la ministra. Per poter usufruire dei viaggi gratis sarà necessario mostrare un documento d'identità.

  • 13h20

    Wallace, Putin si fermi non è troppo tardi

    Il presidente russo Vladimir Putin si può ancora fermare nella sua invasione dell'Ucraina, «non è troppo tardi». Lo ha detto il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, parlando dall'Estonia.

    Ha comunque sottolineato che un «limite è stato chiaramente superato» negli attacchi «barbari» compiuti dalle forze armate di Mosca contro i civili ucraini. «Abbiamo visto un vasto ricorso all'artiglieria, abbiamo visto il dispiegamento di sistemi d'arma per bombe termobariche e ci preoccupiamo di quanto gli attacchi possano estendersi».

  • 13h15

    Vicesindaco Mariupol, circondati, serve aiuto militare

    Mariupol è «circondata» dalle forze russe. Ad annunciarlo, durante un'intervista alla Cnn, è il vicesindaco della città a sud-est dell'Ucraina, Sergei Orlov.

    «Il nostro esercito ucraino e la Guardia Nazionale sono coraggiosi, combattono per l'Ucraina e per Mariupol, ma la situazione è piuttosto critica. Chiediamo aiuto e ci aspettiamo aiuto militare. Le nostre forze sono coraggiose, ma noi siamo circondati dall'esercito russo, che ha più persone nel suo esercito. Stanno distruggendo le nostre città con ogni tipo di arma, dall'artiglieria agli aerei, dai bombardieri ai sistemi missilistici».

  • 13h05

    17 i Paesi africani che si sono astenuti all'Onu

    Sono stati 17 i Paesi africani che ieri si sono astenuti nel voto alla risoluzione con la quale l'Onu ha condannato l'invasione della Russia in Ucraina, mentre l'Eritrea ha espresso la propria contrarietà insieme a Russia, Bielorussia, Corea del Nord e Siria.

  • 13h03

    Ikea sospende attività in Russia e Bielorussia

    Ikea ha annunciato in un comunicato di aver sospeso le sue attività in Russia e Bielorussia. Una decisione che interesserà circa 15 mila dipendenti.

  • 13h00

    Almeno 590 stranieri sfollati da tre città

    Almeno 590 cittadini stranieri sono stati evacuati dalle città di Kiev, Mariupol e Kharkiv. Lo riporta l'agenzia Tass citando il ministero della Difesa russo, che ha spiegato che Mosca ha creato tutte le condizioni necessarie per una sicura evacuazione dall'Ucraina.

  • 12h50

    Eliseo, Macron ha parlato a Putin e Zelensky

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato questa mattina al telefono con il presidente russo, Vladimir Putin, e successivamente ha telefonato all'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo hanno confermato fonti dell'Eliseo.

  • 12h48

    La Repubblica Ceca dichiara lo stato d'emergenza

    Il governo della Repubblica Ceca ha dichiarato lo stato d'emergenza a partire da domani in vista del considerevole flusso di rifugiati ucraini in arrivo dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Lo riporta la Cnn.

    «Lo stiamo attuando puramente per ragioni tecniche, così da poter gestire il flusso in ingresso di rifugiati», ha spiegato il primo ministro ceco Petr Fiala. «In nessun modo questo colpirà i cittadini cechi», ha aggiunto. Lo stato d'emergenza dura almeno 30 giorni, ma potrebbe essere prorogato se necessario dal governo.

  • 12h40

    Volkswagen ferma la produzione in Russia

    Volkswagen chiude la produzione in Russia. Lo ha comunicato il gruppo in una nota da Wolfsburg. «A causa della guerra condotta dalla Russia il presidio del gruppo ha deciso di fermare la produzione di veicoli in Russia». Anche le esportazioni «verranno stoppate a partire da subito».

  • 12h34

    Scoperto nuovo malware russo, si chiama Isaac Wiper

    Identificato un nuovo virus malevolo, ulteriore arma di questa guerra tra Russia e Ucraina che si combatte anche nel cyberspazio. Si chiama Isaac Wiper, ed è stato rilevato in attacchi contro organizzazioni governative in Ucraina. La scoperta è dei ricercatori della società di sicurezza Eset, per il momento non ci sono evidenze di incidenti simili oltre i confini di quel Paese.

    Secondo gli esperti di Eset, Isaac Wiper è composto da una fase che infetta le reti locali, poi un ransomware che prende in ostaggio i dispositivi ma funge anche da diversivo. «Gli strumenti suggeriscono che gli attacchi sono stati pianificati per molti mesi», dicono. Al momento non è nota un'attribuzione ad un gruppo di hacker specifico.

    A ridosso del conflitto sono stati individuati altri due virus di tipo «wiper», che cioè cancellano i dati. E proprio ieri Microsoft ha reso noto di aver tracciato un altro virus che si chiama FoxBlade, apparso nello scenario cibernetico proprio a ridosso delle ore in cui la Russia invadeva l'Ucraina.

  • 12h15

    Cina, mai chiesto alla Russia di ritardare l'attacco a dopo le Olimpiadi

    La Cina nega di aver mai chiesto alla Russia di ritardare l'invasione dell'Ucraina fino a dopo le Olimpiadi di Pechino 2022, definendo la ricostruzione fatta dal New York Times «una fake news». Si tratta, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, di «una notizia completamente falsa. Sono commenti diversivi che spostano la colpa, sono assolutamente spregevoli».

    Wang ha esortato «i responsabili della crisi ad agire concretamente per alleviare la situazione». All'inizio di febbraio, alti funzionari cinesi chiesero alla controparte russa di non invadere l'Ucraina prima della fine delle Olimpiadi invernali di Pechino, in base a quanto appreso dal quotidiano statunitense da funzionari dell'amministrazione Biden e da un europeo che ha citato un rapporto dell'intelligence occidentale.

    Il NYT ha scritto che la parte cinese aveva un certo livello di conoscenza dei piani o delle intenzioni della Russia sull'Ucraina prima che il presidente Vladimir Putin lanciasse l'operazione la scorsa settimana, il 24 febbraio. Nelle settimane precedenti l'attacco, i media statali cinesi hanno ripetutamente respinto gli avvertimenti occidentali.

    Putin è stato il primo leader mondiale ad incontrare di persona Xi in circa due anni e l'ospite d'onore alla cerimonia di apertura dei Giochi invernali del 4 febbraio.

  • 12h05

    Sequestrato in Francia yacht di oligarca russo

    Il governo francese ha annunciato di aver sequestrato uno yacht di proprietà di una società collegata a Igor Sechin, patron del gruppo petrolifero russo Rosneft. L'imbarcazione si trovava in un cantiere navale di La Ciotat, nel sud della Francia.

    «La dogana francese ha proceduto al sequestro dello yacht Amore Vero a La Ciotat, in seguito alle sanzioni dell'Unione Europea nei confronti della Russia», ha spiegato il ministro dell'Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, in un comunicato. L'imbarcazione è «di proprietà di una società di cui Igor Sechin, dirigente della società Rosneft, è stato identificato come principale azionista».

  • 12h00

    A Kherson severe restrizioni per i cittadini

    Il sindaco di Kherson Igor Kolykhaiev ha concordato con gli occupanti alcune severe restrizioni nella città meridionale dell'Ucraina caduta in mano ai russi, riporta The Kyiv Independent.

    Coprifuoco dalle 20 alle 6 di mattina, circolazione delle auto solo nelle ore diurne, ingresso in città consentito solo per rifornimenti di medicine e alimentari. I cittadini di Kherson inoltre possono camminare per le strade da soli o in gruppi di due e sono obbligati a fermarsi su richiesta. Il sindaco ha chiesto alla gente di non affrontare le forze russe.

  • 11h55

    Sospese società russe sulla Borsa di Londra

    La Borsa di Londra ha sospeso le contrattazioni dei depositary receipts, i certificati che rappresentano le azioni di società estere, di diverse società russe mentre il listino di Mosca è ancora chiuso.

    La decisione del London Stock Exchange è collegata alle sanzioni all'Ucraina e tocca gruppi come Gazprom, Lukoil, Sberbank e Rosneft, il cui valore negli ultimi giorni si è quasi azzerato.

  • 11h50

    La Germania cessa collaborazione spaziale con Russia

    L'agenzia spaziale tedesca DLR annuncia la cessazione di tutte le attività di collaborazione con le istituzioni russe su progetti in corso o in fase di pianificazione come risposta all'«aggressivo attacco in Ucraina».

    «Non ci saranno nuovi progetti con istituzioni in Russia. Ove necessario, DLR si coordinerà con altri partner nazionali e internazionali», dice l'ente spaziale, ricordando il proprio impegno per la pacifica coesistenza di tutte le nazioni e i popoli.

  • 11h46

    Tass, i colloqui a Brest, in Bielorussia

    Il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina si terrà nella regione di Brest, in Bielorussia. Lo ha reso noto il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. «I colloqui si terranno come programmato: nel territorio della regione di Brest, in Bielorussia».

    I colloqui cominceranno intorno alle 15 ora locale (le 13 in Svizzera), afferma ancora, citato dall'agenzia Interfax, Medinsky. La Russia, ha aggiunto, porterà sul tavolo del vertici gli aspetti tecnico-militari, umanitari e politici della crisi in Ucraina.

  • 11h45

    Radio private raccolgono più di un milione di franchi per Ucraina

    31 radio private svizzere hanno raccolto più di un milione di franchi per l'Ucraina in una giornata di raccolta fondi comune. Per i responsabili, le aspettative sono state nettamente superate: gli svizzeri in modo chiaro hanno mostrato la loro solidarietà per l'Ucraina.

    La giornata di raccolta fondi si è tenuta ieri in collaborazione con la Croce Rossa Svizzera, ha comunicato oggi l'Associazione delle radio private svizzere. Tutte le radio, coinvolgendo molte personalità tra cui il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e i fratelli Klitschko, hanno riferito ampiamente in diretta da Kiev per tutto il giorno sullo stato di emergenza in Ucraina.

  • Mariupol, è il genocidio del nostro popolo

    «Siamo distrutti come nazione. Questo è il genocidio del popolo ucraino». Lo dice in una nota il municipio di Mariupol, che  denuncia i costanti bombardamenti russi sulle infrastrutture civili che hanno lasciato senza acqua, riscaldamento o elettricità la città portuale meridionale ucraina dove non è possibile portare rifornimenti o evacuare le persone.

    «Stanno mettendo a rischio le scorte di cibo, mettendoci in trappola, come nella vecchia Leningrado», ha affermato il consiglio comunale nella nota riportata dai media internazionali, sottolineando che si cerca di creare un corridoio umanitario.

  • 11h15

    La Cina difende l'astensione su risoluzione dell'Onu

    La Cina difende l'astensione sul voto della risoluzione dell'Onu di condanna dell'invasione russa dell'Ucraina lamentando l'assenza «deplorevole» di consultazioni preventive.

    «È deplorevole che il pertinente progetto di risoluzione votato dalla sessione speciale d'emergenza dell'Assemblea generale non abbia avuto sufficienti consultazioni in anticipo», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, anche tenendo conto delle circostanze storiche e delle «complesse contraddizioni» dietro la crisi.

    «L'importanza e l'urgenza di promuovere una soluzione politica e l'intensificarsi degli sforzi diplomatici non sono in linea con la posizione e la proposta coerente della Cina. Pertanto, abbiamo dovuto astenerci dal votare la risoluzione», ha osservato Wang, esortando la comunità internazionale ad «agire in modo responsabile» e a tornare sulla strada della soluzione politica «il prima possibile».

  • 11h05

    Lukashenko, l'Occidente vuole portarci in guerra

    L'Occidente vuole portare la Bielorussia dentro la guerra con l'Ucraina per esporre gli altri Paesi confinanti. Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko durante una cerimonia di Stato, secondo quanto riporta la Tass citando l'agenzia Beita. «Vedete loro (l'Occidente, ndr) spingerci dentro la guerra in Ucraina. L'obiettivo è di esporre gli altri nostri confini», ha detto Lukashenko.

  • 11h00

    La Svizzera vuole partecipare ad accoglienza rifugiati

    La Svizzera si aspetta che l'Unione europea (Ue) attivi la direttiva sulla protezione temporanea per i cittadini ucraini. Lo ha detto oggi la consigliera federale Karin Keller-Sutter prima della riunione dei ministri degli interni dell'Ue su Schengen e asilo che si tiene a Bruxelles.

    La responsabile del Dipartimento di giustizia e polizia intende proporre al governo di attivare lo statuto di protezione S. Questo significa che le persone che hanno bisogno di protezione dall'Ucraina possono essere ammesse per un periodo limitato di tempo per motivi umanitari.

    Gli ucraini possono entrare nell'area Schengen e quindi anche in Svizzera senza un visto, ma possono rimanervi per 90 giorni. Oltre dovrebbe essere applicato lo statuto S, grazie al quale le persone ammesse possono, per esempio, lavorare in Svizzera e ricevere prestazioni sociali. Secondo Keller-Sutter, la direttiva Ue e lo statuto S svizzero sono simili. Sia la direttiva europea che lo statuto S non sono mai stati applicati.

  • 10h50

    Maduro, sanzioni contro la Russia sono un ‹crimine›

    «Quello che stanno facendo contro il popolo russo è un crimine, una guerra economica». Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha criticato le sanzioni occidentali imposte alla Russia, ribadendo il sostegno a Putin, uno dei suoi pochi alleati sulla scena internazionale.

    «Li hanno portati fuori dal sistema Swift, hanno chiuso lo spazio aereo, le rotte commerciali, hanno chiuso e vietato l'uso del dollaro, è una follia quello che stanno facendo con la Russia», ha aggiunto.

    In TV Maduro ha anche ricordato di aver parlato al telefono con Putin martedì: «Mi ha spiegato in dettaglio l'operazione militare, le minacce contro la Russia. Ho sentito in lui serenità, saggezza, forza morale. E gli ho detto: il Venezuela ha resistito a una brutale guerra economica, le stesse misure annunciate da Usa e Europa contro la Russia sono state applicate qui fin dal 2018, e dove siamo? In piedi, vittoriosi».

  • 10h45

    Deposito petrolifero nel nord colpito da bombardamenti

    Un deposito petrolifero nella città settentrionale di Chernihiv è stato colpito da un bombardamento durante un attacco aereo, secondo quanto riferito dal Servizio statale per le emergenze di Kiev. Lo riporta la Cnn sottolineando che le foto di Chernihiv mostrano nuvole di denso fumo nero, con i vigili del fuoco e gli operatori di emergenza al lavoro.

  • 10h33

    Lavrov, una soluzione in Ucraina si troverà

    Una soluzione alla situazione in Ucraina verrà trovata. Lo ha detto il ministro degli esteri Serghei Lavrov secondo quanto riportano le agenzie Tass e Interfax. Lavrov ha confermato anche che i colloqui tra rappresentanti di Russia e Ucraina si svolgeranno oggi.

  • 10h30

    Media di Kiev, uccisi 9000 soldati russi, distrutti 217 tank

    L'Ucraina rivendica di aver ucciso 9000 soldati russi, di aver distrutto 217 tank, 90 pezzi di artiglieria, 900 blindati e 42 lanciarazzi. Gli aerei abbattuti sono in totale 30. Lo scrive il quotidiano Kyiv Independent.

    Sempre secondo la stessa fonte sei adulti e due bambini sono stati uccisi in un edificio residenziale a seguito di un attacco russo alla città di Izyum, nel distretto di Kharkiv.

  • 10h27

    Attesa per l'avvio secondo round negoziati

    Atteso nelle prossime ore l'avvio del secondo round dei negoziati tra la Russia e l'Ucraina, in un luogo tra Bielorussia e Polonia Nella notte nuovi attacchi missilistici hanno colpito il centro di Kharkiv, mentre le forze filo russe stringono d'assedio Mariupol priva di acqua. E intanto il mondo condanna l'azione militare ordinata dal presidente Putin.

    Gli Stati Uniti stimano che i morti russi nei sette giorni di invasione dell'Ucraina siano circa 2000. Ma Mosca riconosce, per la prima volta, 500 caduti tra i suoi militari. L'Alto Commissario per i rifugiati dell'Onu stima che abbia lasciato l'Ucraina un milione di persone.

  • 10h20

    Salgono ancora vertiginosamente gas, grano e mais

    Pesanti gli effetti del conflitto sui mercati. Non si ferma il volo del prezzo del gas: sui mercati telematici ad Amsterdam ha toccato il record storico di 200 euro (199,99 per poi scendere un poco) al Megawattora con il future Ice Ttf, che è il riferimento della materia prima per l'Europa. In un clima molto volatile e nervoso, l'aumento è del 19% rispetto alla chiusura di ieri.

    Prosegue anche la corsa del prezzo del grano sulla Borsa merci di Chicago: i futures sul frumento, del quale l'Ucraina è uno dei maggiori esportatori mondiali, correggono ancora il record storico e crescono del 7% a 1134 dollari al bushel.

    Vola anche il mais, in aumento del 3% a 747 dollari, ai massimi dal 2013. Schizzano i prezzi della benzina: il prezzo servito arriva fino a 2,111 euro/litro. La media del diesel servito aumenta a 1,904 euro.

  • 10h15

    Le Borse europee aprono in ordine sparso

    Nel Vecchio Continente le borse aprono senza una direzione: Amsterdam sale dello 0,3%, con Madrid in calo dello 0,1%. Di poche frazioni discostati dalla parità i primi indici delle Borse di Londra, Parigi e Francoforte. Piazza Affari apre in lieve rialzo. Il primo Ftse Mib segna un +0,26% a quota 24'597 punti.

    Intanto le agenzie di rating Fitch e Moody's declassano la Russia nella categoria dei Paesi che rischiano di non poter rimborsare il debito. Moody's ha abbassato il proprio giudizio sul debito a lungo termine da Baa3 a B3. Fitch ha abbassato il rating da BBB a B, con outlook negativo.

  • 10h06

    In Russia proseguono le proteste

    Proseguono le proteste contro la guerra nella stessa Russia, con la polizia che ha arrestato una sopravvissuta all'assedio di Leningrado, la 77enne Yelena Osipova, durante una dimostrazione a San Pietroburgo.

    Proteste organizzate nonostante il blackout delle notizie sulla guerra imposto da Mosca, che ieri ha spinto il Dipartimento di Stato americano ad accusare la Russia di aver lanciato una «guerra totale alla libertà dei media e alla verità» bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai cittadini di accedere alle notizie sull'invasione.

  • 10h03

    Il rublo scende ancora, in calo dell'8% sul dollaro

    Sempre in caduta il rublo sui mercati valutari internazionali: la moneta russa in avvio di contrattazioni ha toccato un minimo a 117 contro il dollaro, per poi muoversi attorno a 115, in calo dell'8% rispetto alla chiusura di ieri.

  • 09h43

    Guerra in Ucraina, dibattito urgente alle Camere

    Le Camere federali discuteranno della guerra in Ucraina durante la sessione primaverile. L'ufficio del Nazionale ha concesso l'urgenza a 11 interpellanze presentate da tutti i gruppi parlamentari. Un dibattito si terrà anche agli Stati.

    Al Nazionale il tema sarà trattato il 16 marzo. Il presidente degli Stati, Thomas Hefti (PLR/GL), ha annunciato un dibattito urgente su un'interpellanza di Josef Dittli (PLR/UR), senza specificarne la data.

    Non è prevista una decisione, ma le discussioni dovrebbero permettere al Consiglio federale di rispondere alle domande dei parlamentari.

  • 09h13

    Spotify chiude uffici in Russia a tempo indeterminato

    Continua l'isolamento tecnologico di Mosca. Il gigante dello streaming musicale Spotify ha dichiarato di aver chiuso i suoi uffici in Russia e di aver rimosso dal suo servizio i contenuti sponsorizzati dallo Stato russo. La mossa è arrivata in risposta all'«attacco non provocato contro l'Ucraina», ha affermato la società in una nota, aggiungendo di aver adottato diverse misure.

    «Abbiamo chiuso l'ufficio in Russia fino a nuovo avviso», ha detto la società con sede a Stoccolma, quotata alla Borsa di New York. Inoltre, ha affermato di aver esaminato «migliaia di episodi di podcast dall'inizio della guerra» e di aver limitato la capacità degli utenti di trovarne di proprietà e gestiti da organi di informazione legati allo Stato russo.

    Spotify dall'inizio della settimana ha rimosso tutti i contenuti dalle testate giornalistiche sponsorizzate dallo stato russo RT e Sputnik all'interno dell'UE e in altri mercati. Ma manterrebbe il servizio per gli utenti russi. «Riteniamo che sia della massima importanza che il nostro servizio sia disponibile in Russia per consentire un flusso globale di informazioni».

  • 09h10

    Radio liberale, «Eco di Mosca» annuncia chiusura

    La radio indipendente russa Ekho Moskvy, ‹Eco di Mosca›, emittente storica dei media russi, ha annunciato la propria chiusura, dopo che le autorità avevano bloccato le trasmissioni dell'emittente per la sua copertura dell'invasione dell'Ucraina.

    «La maggioranza del consiglio di amministrazione di Ekho Moskvy ha preso la decisione di sciogliere la radio e il sito internet di Ekho Moskvy», scrive sul proprio profilo Telegram il direttore Alexei Venediktov.

  • 09h05

    Atleti russi e bielorussi esclusi dalle Paralimpiadi

    A causa dell'invasione russa il Comitato Paralimpico Internazionale ha deciso di non permettere agli atleti russi e bielorussi di partecipare alle Paralimpiadi di Pechino in programma a partire da domani, venerdì.

  • 08h59

    Nord Stream 2 non sarebbe fallita

    La società zughese Nord Stream 2, che realizza il gasdotto sotto il Mar Baltico tra la Russia e la Germania, a suo dire non è fallita, tuttavia ha licenziato del personale.

    Martedì la responsabile del dipartimento cantonale dell'economia Silvia Thalmann-Gut aveva detto a Blick-TV che Nord Stream 2 è fallita e che sono coinvolti tra i 100 e i 110 dipendenti. Lunedì sera il consigliere federale Guy Parmelin aveva affermato alla RTS che tutto il personale di Nord Stream 2 a Zugo (oltre 140 persone) era stato licenziato.

    Interpellata dai media, la società non aveva dato risposta. Oggi le testate del gruppo CH Media scrivono che Nord Stream 2 a suo dire non è fallita, ma a causa delle sanzioni «de facto è insolvente».

    Sul sito internet la ditta spiega di non poter confermare le notizie secondo cui essa ha dichiarato il fallimento: ha informato le autorità locali di aver dovuto rescindere dei contratti con dipendenti a causa degli sviluppi geopolitici, i quali hanno condotto a sanzioni degli USA nei confronti di Nord Stream 2, del gigante russo dell'energia Gazprom.

  • 08h10

    Time, in copertina tributo a Zelensky in cirillico

    La bandiera ucraina riprodotta con pennellate di giallo e blu su uno sfondo nero e una citazione in ucraino del presidente Volodymyr Zelensky. È l'ultima copertina del settimanale americano Time che dedica così il proprio tributo al Paese invaso dalla Russia.

    Al centro della copertina, in caratteri cirillici, la frase pronunciata da Zelensky nel suo discorso di martedì primo marzo al Parlamento Ue: «La vita vincerà sulla morte, e la luce vincerà sul buio». Sotto l'immagine di copertina, in inglese: «Volodymyr Zelensky e gli eroi dell'Ucraina».

  • 08h00

    La Moldavia sospende la ritrasmissione dei notiziari russi

    Il governo della Moldavia ha deciso di sospendere la ritrasmissione di tutti i programmi di informazione e approfondimento delle emittenti tv russe nel Paese durante lo stato di emergenza. Lo riporta Interfax.

    La decisione è stata presa dalla Commissione per le situazioni di emergenza del governo e non riguarda i film, i cortometraggi ed i programmi di intrattenimento.

    «La ritrasmissione di notizie e programmi di analisi di Paesi che non hanno ratificato la Convenzione europea sulla televisione transfrontaliera (la Russia non ha ratificato questa convenzione) è stata temporaneamente vietata», scrive la Commissione nella sua decisione.

  • 07h45

    Le case automobilistiche giapponesi sospendono le attività in Russia

    Le principali case automobilistiche giapponesi si preparano a interrompere le operazioni in Russia come conseguenza dell'invasione di Mosca in Ucraina.

    Le criticità legate all'approvvigionamento delle forniture sono al centro della decisione di Toyota di sospendere la produzione nello stabilimento di San Pietroburgo, avviato nel 2007 e dove annualmente vengono assemblati circa 100'000 veicoli, tra cui il modello RAV4 e la berlina Camry, con una forza lavoro di 2000 persone.

    «Al pari delle altre aziende mondiali, osserviamo quanto avviene in Ucraina con molta preoccupazione per l'incolumità delle persone coinvolte nel conflitto, e ci auguriamo che la pace possa tornare quanto prima», ha fatto sapere la Toyota in un comunicato.

    Nella stessa direzione la decisione della Honda, che ha deciso di fermare l'invio delle proprie auto in Russia per le difficoltà nel sistema dei pagamenti dal momento che, a differenza di Toyota, le vetture vengono trasferite dagli Stati Uniti.

    Analoga decisione per la Mazda, che nel 2021 ha venduto in Russia circa 30'000 auto: la compagnia ha comunicato che le forniture di parti di ricambio ad una società locale di Vladivostok (est) termineranno quanto prima. In base ai dati del ministero delle Finanze nipponico, il mercato automobilistico e il suo indotto hanno rappresentato oltre la metà di tutto l'export giapponese in Russia nel 2020.

  • 07h00

    Biden, voto Onu storico, mette a nudo isolamento di Putin

    «Mi congratulo con gli Stati membri delle Nazioni Unite per aver tenuto questa sessione storica. Il voto di oggi mette a nudo l'isolamento di Putin». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden in un comunicato sulla risoluzione adottata dall'Assemblea straordinaria delle Nazioni Unite che a schiacciante maggioranza ha condannato l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

    «Il mondo – sottolinea Biden – sta rifiutando le bugie della Russia. Mosca è responsabile delle devastanti violazioni dei diritti umani e della crisi umanitaria internazionale in Ucraina. Non c'è spazio per scuse o equivoci. La colpa è della Russia».

    «Per la prima volta in 40 anni, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato una sessione speciale di emergenza dell'Assemblea generale nell'ambito del meccanismo Uniting for Peace in risposta alla guerra immotivata, ingiustificata e irragionevole della Russia contro l'Ucraina», sottolinea Biden nel comunicato. «Questa straordinaria mossa delle Nazioni Unite dimostra l'entità dell'indignazione globale per l'orribile assalto della Russia a un Paese vicino sovrano e ha messo in luce un'unità globale senza precedenti».

    «La stragrande maggioranza delle nazioni in tutto il mondo condanna la guerra di Putin. La stragrande maggioranza delle nazioni riconosce che Putin non sta attaccando solo l'Ucraina, ma sta attaccando le basi stesse della pace e della sicurezza globali e tutto ciò che le Nazioni Unite rappresentano», sottolinea il presidente Usa. «E la stragrande maggioranza del mondo riconosce che se non resistiamo alla Russia di Putin, questo infliggerà solo ulteriore caos e aggressioni al mondo».

    «La Russia è rimasta isolata, con il sostegno di soli quattro stati brutali e autoritari», dice Biden.

  • 06h30

    Washington a Putin, porre fine a bagno di sangue

    Il Dipartimento di Stato americano ha invitato il presidente russo Vladimir Putin e il governo di Mosca a «porre fine a questo bagno di sangue» immediatamente e a ritirare le truppe dall'Ucraina: lo scrive lo stesso Dipartimento in un comunicato, secondo quanto riporta il Guardian.

  • 06h15

    Niente tasse su tank russi in mano a ucraini

    I cittadini ucraini che dovessero entrare in possesso di qualsiasi tipo di equipaggiamento militare russo non saranno tenuti a dichiararlo fiscalmente: lo ha reso noto l'Agenzia nazionale ucraina per la protezione contro la corruzione (Napc), secondo quanto riporta il Guardian.

    «Avete catturato un carro armato russo o un mezzo blindato per il trasporto delle truppe e siete preoccupati di come dichiararlo? Mantenete la calma e continuate a difendere la madrepatria!», ha fatto sapere la Napc.

    L'agenzia ha spiegato che «non c'e' bisogno di dichiarare i carri armati russi catturati e altre attrezzature, perché il loro valore... non supera i 100 salari (248.100 grivnie) (8.298 dollari)», circa 7.440 euro.

  • 06h00

    Canada, sanzioni contro manager Rosneft e Gazprom

    Il Canada impone nuove sanzioni alla Russa in risposta all'invasione dell'Ucraina: il governo di Ottawa, riporta la Cnn, ha annunciato misure contro 10 persone chiave di due compagnie energetiche russe, la Rosneft e la Gazprom.

    Le «misure mirano ad aumentare la pressione sulla leadership russa per porre fine alla sua violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina», spiega il ministero degli Esteri in un comunicato. Le nuove sanzioni entreranno in vigore nei prossimi giorni, aggiunge la nota.

  • 05h30

    A Kharkiv colpite tre scuole e la cattedrale

    I bombardamenti russi su Kharkiv hanno colpito almeno tre scuole e la Cattedrale dell'Assunzione della città: lo riporta in un tweet il Kyiv Independent aggiungendo che gravi danni sono stati inflitti anche a Okhtyrka, dove decine di edifici residenziali sono stati distrutti.

  • 05h00

    Oggi «lezione» di Mosca sulla «necessità» dell'invasione

    Il ministero dell'Istruzione russo (tradotto anche come ministero dell'Illuminismo) ha annunciato che trasmetterà oggi in streaming una «Lezione Aperta» per spiegare perché «la missione di liberazione in Ucraina è una necessità».

    Lo riporta su Twitter il Kyiv Independent. La «lezione» sarà trasmessa a mezzogiorno ora di Mosca, le 10.00 in Svizzera.

  • 04h00

    Anche Netflix ferma i suoi progetti in Russia

    A causa della guerra in Ucraina, Netflix ha sospeso tutti i progetti futuri e le aquisizioni in Russia. Lo ha appreso «Variety».

    La piattaforma in streaming aveva quattro originali russi in produzione, tra cui una serie thriller ambientata negli anni Novanta e diretta da Dasha Zhuk, le cui riprese sono state bloccate in seguito all'attacco e che sarebbe stata la seconda serie originale per Netflix dopo «Anna K» la cui lavorazione si è conclusa l'anno scorso.

    «Netflix sta valutando la situazione», ha detto una fonte di «Variety». Negli ultimi giorni, a partire dalla Disney, le major di Hollywood hanno fermato la distribuzione dei loro film nelle sale cinematografiche russe per protestare contro l'invasione dell'Ucraina.

  • 03h00

    Canada guida appello contro disinformazione russa

    Il Canada guida l'appello internazionale alla Russia affinché Mosca metta fine alla sua campagna di disinformazione in Ucraina.

    Nella sua veste di presidente per il 2022 della Freedom Online Coalition, il governo di Ottawa ha pubblicato sul suo sito un documento sottoscritto da altri nove Paesi in cui si sottolinea che le «campagne di disinformazione sponsorizzate dallo Stato minano la pace, la prosperità e le libertà individuali, minacciando di destabilizzare il tessuto del nostro sistema internazionale basato sulle regole».

    «Chiediamo la cessazione della conduzione e della sponsorizzazione di campagne di disinformazione e sollecitiamo tutte le parti ad adottare misure attive per affrontare la questione in un modo che rispetti i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto», prosegue il documento.

    Nell'appello si chiede anche la fine dei blocchi di internet e delle restrizioni sui contenuti, che violano le leggi internazionali sui diritti umani. «Gli Stati non devono limitare, moderare o manipolare indebitamente i contenuti online o interrompere le reti per negare agli utenti l'accesso alle informazioni, contravvenendo ai loro obblighi internazionali», precisano i Paesi.

    Il documento è stato sottoscritto da Austria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Stati Uniti e Regno Unito.

  • 02h00

    Onu, un milione di persone hanno lasciato Paese

    Un milione di persone sono fuggite dall'Ucraina da quando le forze russe hanno invaso il Paese: lo ha reso noto in un tweet l'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi.

    «In soli sette giorni abbiamo assistito all'esodo di un milione di profughi dall'Ucraina verso i Paesi vicini. Per molti altri milioni di persone, all'interno dell'Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria vitale», scrive Grandi nel tweet.

  • 01h15

    Osservatore Osce morto sotto le bombe a Kharkiv

    L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha annunciato oggi in un comunicato la morte di uno dei suoi osservatori durante i bombardamenti di Kharkiv.

  • 01h00

    Onu, 227 civili uccisi in primi 5 giorni guerra

    Nei primi cinque giorni dell'invasione russa dell'Ucraina sono stati uccisi 227 civili e altri 525 civili sono rimasti feriti in tutto il Paese: lo rende noto l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta la Bbc.

    L'organizzazione ritiene comunque che il bilancio reale delle vittime sia «notevolmente più alto», specialmente nel territorio controllato dal governo, a causa dei ritardi nelle segnalazioni.

  • 00h15

    USA, consegnati centinaia missili anti-aerei a Ucraina

    Gli Stati Uniti hanno consegnato «centinaia di missili Stinger antiaerei» all'Ucraina nelle ultime ore. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Secondo un funzionario e un membro del Congresso, duecento di questi missili sono stati consegnati due giorni fa.

  • 00h10

    «Biden insiste, ‹Putin pensava di dividerci, ha sbagliato»

    «Putin pensava che l'Occidente e la Nato non avrebbero risposto e di poterci dividere. Si era sbagliato. Ho passato molte ore a unire i nostri alleati europei. Abbiamo contrastato le bugie della Russia con la verità. E ora, il mondo libero lo gli farà avere il conto». Lo ha scritto su Twitter il presidente Usa Joe Biden riprendendo un concetto espresso ieri nel discorso sullo Stato dell'Unione.

  • 00h03

    Inchiesta Corte Aia su presunti crimini guerra

    Il pubblico ministero della Corte penale internazionale Karim Khan ha annunciato l'"immediata apertura» di un'indagine sulla situazione in Ucraina, dove sarebbero stati perpetrati crimini di guerra, dopo aver ricevuto il via libera da 39 Stati parte della Corte penale internazionale

  • 23h30 di mercoledì 2 marzo 2022

    I russi hanno conquistato la città di Kherson

    Da Kharkiv a Mariupol, dopo una settimana di guerra l'Ucraina è sepolta da un tappeto di bombe. Le città strategiche alle porte dei territori controllati dalla Russia sono assediate, la resistenza allo stremo.

    E a Kherson, ai confini della Crimea, che Mosca si era già presa nel 2014, ha definitivamente ceduto poco prima di mezzanotte di mercoledì. I militari russi vi erano entrati martedì sera.

    Lo ha annunciato il sindaco della città, che è strategicamente molto importante per controllare una parte importante della costa meridionale dell'Ucraina. Si trova infatti a sud, lungo la fascia che va dal mar Nero al mar d'Azov. Ora i russi possono spingersi facilmente a ovest verso la città di Odessa.