Conflitto La Turchia attacca, operazione in Siria

ATS / sam

9.10.2019 - 22:25

L'operazione militare della Turchia contro le forze curde nel nord-est della Siria è cominciata. Lo ha annunciato su Twitter il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

«Le Forze armate turche, insieme all'Esercito nazionale siriano, hanno appena avviato l'Operazione 'Primavera di Pace' contro il Pkk/Ypg e i terroristi di Daesh (Isis) nel nord della Siria», ha scritto Erdogan.

«La nostra missione è di evitare la creazione di un corridoio del terrore ai nostri confini meridionali e di portare pace nell'area», ha aggiunto il capo dello Stato turco.

Raid aerei su diversi villaggi

Intanto giunge notizia che diverse esplosioni sono avvenute nella località siriana di Ras al-Ayn, alla frontiera con la Turchia, nell'area in cui è iniziata l'operazione militare turca contro le forze curde. Lo riferiscono le tv locali, mostrando le immagini di una fitta coltre di fumo che si leva dalla parte siriana del confine.

Raid aerei turchi hanno preso di mira anche i villaggi di Mishrefe, Asadiya, Bir Nuah, a sud e a sud-est della cittadina frontiera siriana di Ras al Ayn. Lo riferiscono all'ANSA fonti dal terreno e testimoni oculari. Colpi di artiglieria turchi hanno inoltre colpito il villaggio siriano di Yabse, pochi chilometri a ovest di Tall Abyad, altra cittadina siriana di confine.

Già notizia di diversi morti

In serata è già giunta notizia di vittime dell'offensiva turca nel nord della Siria: almeno 11 le persone che hanno già perso la vita, di cui otto civili, secondo fonti locali.

Al via anche l'offensiva di terra

E sempre in serata le truppe della Turchia hanno oltrepassato il confine e sono penetrate nel nord del Paese, dando il via all'offensiva di terra. Lo annuncia il Ministero della Difesa turco citato dall'agenzia Anadolu.

L'esercito turco è entrato in Siria insieme alle milizie locali dell'Esercito siriano libero cooptate da Ankara, sempre secondo il ministero della Difesa di Ankara, che non indica al momento il numero di combattenti oltre confine.

Ferma condanna dall'UE e dagli Stati Uniti

L'offensiva è stata condannata «molto fermamente» dalla Francia, che annuncia un imminente ricorso insieme alla Germania e al Regno Unito presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato la segretaria di Stato francese agli affari europei, Amélie de Montchalin.

Critiche sono state mosse anche negli Stati Uniti. «I nostri alleati curdi sono stati vergognosamente abbandonati dall'amministrazione Trump»: così twitta il repubblicano Lindsey Graham, presidente della commissione giustizia del Senato, fino ad oggi uno dei principali alleati del presidente americano.

«Condurrò gli sforzi in Congresso perché Erdogan paghi salatamente quello che sta facendo», scrive Graham che parla di «disastro annunciato» e chiede a Trump di «cambiare le sue decisioni finché c'è ancora tempo, tornando alla safe zone che stava funzionando».

In serata il presidente Donald Trump ha fatto una dichiarazione in merito, diffusa dalla Casa Bianca: «Gli Stati Uniti non appoggiano l'attacco turco in Siria e hanno detto chiaramente alla Turchia che questa operazione è una cattiva idea».

La posizione della Svizzera

Ed è arrivata anche la presa di posizione della Svizzera in merito all'attacco in Siria.

La Confederazione esorta «tutte le parti» coinvolte a dar prova di moderazione e rispettare il diritto internazionale umanitario.

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