Legato al Caso Gobbi Proiettile e lettera minatoria spediti a Fiorenzo Dadò

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18.4.2024 - 16:39

Fiorenzo Dadò
Fiorenzo Dadò
archivio TI-Press

Della missiva con la pallottola ne dà notizia lo stesso presidente del Centro con un comunicato: «Atto intimidatorio, tutto è già in mano alla procura ticinese».

18.4.2024 - 16:39

Un proiettile e una lettera con «minacce molto pesanti», il tutto recapitato per posta. È quanto successo al presidente del Centro Fiorenzo Dadò ieri, mercoledì.

Lo fa sapere il diretto interessato con un comunicato stampa, specificando che la questione è già stata segnalata alla procura ticinese.

«Un atto intimidatorio molto grave, promosso da qualcuno che evidentemente non condivide la necessità di fare chiarezza su un fatto noto oramai a tutti» scrive Dadò, con chiaro riferimento a quello che ormai è stato ribattezzato il «caso Gobbi», l'incidente stradale in cui rimasto coinvolto il Consigliere di Stato leghista che tanto sta facendo discutere

«Le azioni devono poter essere fatte senza paura»

Il caso Gobbi, giova ricordarlo, che è stato sollevato proprio da un’interpellanza del valmaggese, e che oggi si è arricchito di nuovi dettagli, con l’allargamento dell’inchiesta penale ad altri due poliziotti.

«È proprio per combattere questo pericoloso modo di pensare e di agire che azioni come le mie, volte a determinare la verità e soprattutto a preservare la fiducia che ogni singolo cittadino di questo Cantone deve poter conservare nei confronti delle autorità e dei rappresentanti dello Stato, devono poter essere fatte senza alcuna paura.» prosegie nella nota Dadò.

«Non bisogna assolutamente tacere di fronte al dubbio di presunte ingiustizie. È un principio che deve valere per tutti» conclude il granconsigliere

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