Covid Covid: dubbi sull'efficacia del «2G» di locali notturni e GastroSuisse 

bo, ats

10.12.2021 - 18:21

La Commissione svizzera dei bar e dei club (CSBC) e GastroSuisse criticano le proposte del Consiglio federale. Per la CSBC sarebbe meglio l'obbligo vaccinale, per GastroSuisse il «2G» potrebbe non essere efficace.

Immagine d'archivio.
Immagine d'archivio.
KEYSTONE/DPA/SOPHIA KEMBOWSKI

10.12.2021 - 18:21

La Commissione svizzera dei bar e dei club (CSBC) critica le proposte del Consiglio federale e afferma che occorre una strategia globale invece di muoversi prudentemente a scapito dei singoli settori. In particolare i politici svizzeri non hanno il coraggio di affrontare «temi scottanti» come la vaccinazione obbligatoria, come avviene invece in Germania e in Austria, afferma la CSBS.

La vita notturna è ancora una volta colpita dalle misure previste dal Consiglio federale. E questo nonostante le cifre del cantone di Ginevra dimostrino che i locali notturni, per non parlare di bar e ristoranti, non possono essere considerati come vettori della pandemia, osserva un comunicato della CSBS.

La vita notturna ancora una volta serve da alibi a una politica che non riesce ad agire là dove la pandemia è effettivamente in atto, per esempio nelle scuole, dichiara nella nota Alexander Bücheli, portavoce della CSBS.

A causa della mancanza di esperienza con il 2G (acceso per vaccinati o guariti), non è ancora chiaro se il 2G+, ossia con in più un test Covid, sia un'opzione per le prossime settimane. E in ogni caso, il 2G+ sarà un'opzione solo quando i test Covid saranno di nuovo gratuiti per le persone asintomatiche, scrive la commissione.

Per i giovani in particolare, una ragione per farsi vaccinare è proprio che restituisce loro un po' di normalità. Ora, però, le misure proposte colpirebbero anche coloro che già vaccinati, aggiunge la commissione.

GastroSuisse, «2G» è efficace?

Il presidente di GastroSuisse, Casimir Platzer, non è «del tutto sicuro dell'efficacia» del sistema 2G generalizzato – ovvero accesso limitato a chi è vaccinato o guarito – proposto nella prima variante del Consiglio federale. Fa notare che i paesi vicini hanno optato per il contenimento nonostante il 2G.

Forse si dovrebbe discutere con il Consiglio federale di varianti più efficaci, sostiene Platzer in un video di Keystone-ATS. Anche l'epidemiologo Marcel Salathé ha recentemente dichiarato che il 2G porta a una falsa sicurezza, ha continuato.

Sono i pazienti a rischio che si trovano in terapia intensiva, ha detto Platzer. Forse per i gruppi a rischio è necessaria una soluzione 2G, «per una persona di 20-30 anni, è discutibile che il 2G sia la misura giusta».

Gli impianti di risalita e i negozi hanno già adottato misure su base volontaria. Platzer ritiene che questa opzione dovrebbe essere offerta anche al settore della ristorazione. Sta pensando, per esempio, a restrizioni di capacità nelle aree interne.

Nel complesso, si tratta di «evitare la chiusura con tutti i mezzi». Quasi tutto è meglio di una chiusura», afferma il presidente di GastroSuisse.

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