Consiglio federaleSono sei i candidati socialisti in lizza per la successione di Alain Berset
mp, ats
29.10.2023 - 13:11
Alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature, fissato per oggi, sono sei i socialisti in lizza per succedere ad Alain Berset, che lascerà il Consiglio federale alla fine dell'anno.
Keystone-SDA, mp, ats
29.10.2023, 13:11
29.10.2023, 13:32
SDA
Lo zurighese Daniel Jositsch è il favorito, almeno al di fuori del suo partito. Professore di diritto penale all'università di Zurigo, Daniel Jositsch, 58 anni, può vantare una rielezione schiacciante domenica scorsa al Consiglio degli Stati al primo turno con 236'775 voti, nonché un'esperienza pluriennale sotto la Cupola federale.
Lo zurighese ha trascorso otto anni nella Camera del popolo prima di essere eletto in quella dei Cantoni nel 2015. Rappresentante dell'ala liberale del PS e tenente colonnello dell'esercito, è riconosciuto a Berna per la sua influenza. Ma non è molto amato dai vertici del suo partito alla luce dell'ultima elezione al Consiglio federale.
Jositsch aveva annunciato di voler succedere a Simonetta Sommaruga in governo, sebbene il PS avesse chiaramente deciso di presentare candidature tutte al femminile. Lo zurighese ha fatto poi marcia indietro e si è scusato. La sua sezione cantonale del PS lo ha perdonato, dato che la scorsa settimana lo ha ufficialmente nominato candidato al Consiglio federale.
Oltre a Jositsch, altre cinque persone note a livello federale si sono candidate alla successione di Berset. Si tratta dei consiglieri di Stato Beat Jans (BS) ed Evi Allemann (BE) nonché dei consiglieri nazionali Roger Nordmann (VD), Matthias Aebischer (BE) e Jon Pult (GR).
Jans e Allemann possono anch'essi vantare un'esperienza alle Camere federali. Il basilese è stato dal 2010 al 2020 membro del Consiglio nazionale e, durante il suo mandato di deputato alle Camere federali, è stato vicepresidente del PS svizzero per cinque anni. Dal canto suo Allemann, l'unica donna candidatasi, è stata consigliera nazionale per quasi 15 anni.
Nordmann, l'unico romando, siede invece al Consiglio nazionale dal 2004 ed è stato per diversi anni capogruppo del PS alle Camere federali. Quanto ad Aebischer, può vantare un'esperienza politica di dodici anni quale deputato a Berna e un passato da giornalista al Telegiornale della tv svizzerotedesca. Pult, infine, il più giovane dei sei candidati in lizza, è stato eletto nel 2019 in Consiglio nazionale e dall'ottobre 2020 è vicepresidente del PS nazionale.
Il grigionese ha detto che manterrà la doppia cittadinanza svizzera e italiana anche in caso di elezione (contrariamente a quanto fatto da Ignazio Cassis). «Fa parte della mia identità, sono nato così», ha detto Pult. «È tuttavia chiaro che la nomina a consigliere federale implica il 100% di lealtà e di impegno per la Svizzera, [...] come del resto faccio già al Consiglio nazionale».
Un commissione di selezione interna al Partito socialista terrà le audizioni dei candidati fino a sabato prossimo. Il PS organizzerà poi un «roadshow» in tutta la Svizzera, con quattro audizioni pubbliche il 6 novembre a Ginevra, l'8 novembre a Bienne (BE), il 9 novembre a Olten (SO) e il 14 novembre a Sciaffusa. Il 25 novembre il gruppo parlamentare deciderà poi chi nominare ufficialmente.
Le possibilità di ciascun candidato dipenderanno da una serie di fattori, indipendenti dalle sue competenze. Potrebbe essere una questione di appartenenza cantonale, visto che in Consiglio federale c'è già un bernese con Albert Rösti, di regione linguistica – il collegio ha attualmente una maggioranza latina – o di genere, visto che il PS è già rappresentato da una donna nell'esecutivo.
Gli altri partiti sottoporranno ad audizione i candidati socialisti dal 5 al 12 dicembre. L'elezione da parte dell'Assemblea federale avverrà il 13 dicembre, contemporaneamente alla rielezione degli altri membri del Consiglio federale per la nuova legislatura.