Dopo il tragico incidente costato la vita alla figlia, l'ex sciatore americano Bode Miller ha finalmente ritrovato il sorriso: è diventato di nuovo papà.
Qualche mese fa, Emeline, la figlia di Miller, ha perso la vita all'età di 19 mesi.
Bode Miller e la moglie, Morgan Beck.
Bode Miller e Morgan Beck.
Dopo il tragico incidente costato la vita alla figlia, l'ex sciatore americano Bode Miller ha finalmente ritrovato il sorriso: è diventato di nuovo papà.
Qualche mese fa, Emeline, la figlia di Miller, ha perso la vita all'età di 19 mesi.
Bode Miller e la moglie, Morgan Beck.
Bode Miller e Morgan Beck.
Quattro mesi dopo la tragica scomparsa di sua figlia, Bode Miller ritrova la felicità: è ridiventato papà.
Morgan Miller (31 anni), moglie dell'ex campione di sci Bode Miller (40 anni), ha messo al mondo un maschietto. Come annunciato dalla coppia al magazine «People», il bimbo è nato venerdì 5 ottobre.
La sposa di Miller era incinta da parecchi mesi quando la figlia Emeline, all'età di 19 mesi, è morta annegata dopo essere caduta in una piscina nel corso di una festa a casa di un vicino nel giugno scorso.
Una profonda tristezza
Sposati nel 2012, lo sciatore e la giovane giocatrice di pallavolo hanno già un bambino di tre anni di nome Nash Skan. Bode Miller è tra l'altro papà di altri due figli, nati da relazioni precedenti.
Con sei medaglie ai Giochi Olimpici invernali, il campione olimpico del 2010 è lo sciatore che ha vinto più titoli degli Stati Uniti e il secondo al mondo. Ha disputato la sua ultima gara nel 2015. Nel corso delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, nel febbraio 2018, è stato consulente per l'emittente televisiva Eurosport.
Queste star hanno salvato delle vite!
Queste star hanno salvato delle vite!
Hanno salvato della gente in fiamme, sono intervenuti durante incidenti stradali o hanno impedito che delle persone ferite perdessero troppo sangue – come al cinema! Ma non c'era nessuna telecamera. Queste star hanno interpretato il ruolo di eroi nella vita vera.
Quando voleva attraversare la 6e avenue a New York, questa Britannica (guida a sinistra!) aveva guardato nella direzione sbagliata e rischiato di essere investita da un taxi. Fortunatamente, un uomo si è lanciato in suo soccorso: la star holliwoodiana Ryan Gosling! Ecco cosa è successo alla giornalista Laurie Penny nel 2012. «Sono letteralmente, LETTERALMENTE, stata salvata da Ryan Gosling», aveva twittato all'epoca.
Nell'agosto del 2011, durante una festa era divampato un incendio nella casa del miliardario Richard Branson, situata nelle isole Vergini britanniche. Dopo aver soccorso i suoi bambini, l'attrice britannica Kate Winslet aveva fatto ritorno sui suoi passi per estrarre viva dalla casa in fiamme la madre del miliardario, di 90 anni. È così che l'attrice vincitrice di oscar, che si batte per sopravvivere nel film «Il domani tra di noi», ha salvato l'anziana signora dalle fiamme.
Nel 2013, un uomo di 77 anni aveva violentemente urtato un'impalcatura a Toronto, ferendosi al collo. Un passante aveva allora compresso la sua ferita fino all'arrivo dell'ambulanza. Quando la vittima gli aveva chiesto il suo nome, aveva risposto: «Mi chiamo John, e lei si rimetterà in piedi presto». E di aggiungere: «Non c'è niente di straordinario. Chiunque avrebbe fatto lo stesso.» Era l'attore John Malkovich.
Vin Diesel deve la sua notorietà al personaggio di Dom Toretto, il fanatico della velocità del film «Fast and Furious». Nella vita reale, l'attore è già stato testimone di un grave incidente automobilistico, in seguito al quale non ha esitato a estrarre tutta la famiglia dal veicolo prima che questo prendesse fuoco. Era il 2002.
Nel 2000, un'alpinista si era ammalata durante la scalata alla Table Mountain, nel Wyoming (Stati Uniti), ritrovandosi così incapace di continuare il suo cammino. Non aveva però subito riconosciuto il pilota di elicottero giunto in suo soccorso. Si trattava tuttavia di «Indiana Jones» in persona, Harrison Ford! La star vive in un ranch situato lì vicino e ha già soccorso diversi camminatori allo stremo delle forze.
Ma l'attore compie una serie di prodezze anche in ambito urbano. Alla fine di novembre, l'interprete di «Indiana Jones» è stato testimone di un incidente automobilistico: una donna era uscita fuori strada – ed era rimasta intrappolata tra degli alberi. Harrison Ford ed altre persone si erano immediatamente fermati per aiutare la donna ad uscire dal veicolo e le avevano prestato i primi soccorsi attendendo l'ambulanza.
Demi Moore è chiaramente riuscita ad impedire due suicidi via Twitter. Nel 2009 e 2010, due dei suoi followers avevano reso nota la loro intenzione di mettere fine alla propria vita sull'account @justdemi. L'attrice aveva reagito immediatamente e chiesto aiuto.
Da quest'anno, anche Daniel Radcliffe fa parte del club degli eroi del quotidiano: a Londra, la star della saga Harry Potter è stato testimone dell'aggressione ad un turista da parte di due ladri in motocicletta. I malviventi avevano ferito l'uomo al volto con un coltello e gli avevano rubato la borsa. Daniel Radcliffe era rimasto accanto alla vittima fino all'arrivo della polizia.
Nel 2004, quando Renée Zellweger si allenava al Runyon Canyon Park di Los Angeles con il suo coach personale, aveva visto una donna cadere e precipitare lungo un ripido pendio. L'attrice non aveva esitato allora a scendere per prestarle soccorso.
«Siete famoso?», aveva chiesto il giovane ferito al suo salvatore. «Sì, sono un medico», avrebbe risposto Patrick Dempsey scherzando. Nel 2012, l'automobilista si era ribaltato diverse volte con il suo veicolo prima di atterrare nel giardino dell'attore Patrick Dempsey, star della serie «Grey's Anatomy», a Malibu. Il chirurgo televisivo, anch'egli amante della velocità, era riuscito ad estrarre l'adolescente dal veicolo grazie a un piede di porco. Per fortuna, la vittima ha riportato solo leggere ferite.
Nel 2013, anche l'attore Jamie Foxx è stato testimone di un incidente nella circolazione simile: l'auto si era ribaltata diverse volte prima di prendere fuoco. Malgrado la gravità della situazione, Jamie Foxx ed altri testimoni erano riusciti a tirar fuori il conducente gravemente ferito dal veicolo e gli avevano salvato la vita.
Non conta più nulla, neppure un vestito di alta moda costosissimo, quando la vita di qualcuno è in pericolo! Quando durante l'edizione 2013 della cerimonia degli Oscar, un agente di sicurezza era svenuto sul bordo del tappeto rosso, l'attrice hollywoodiana Charlize Theron si era affrettata a prestargli soccorso. Era rimasta al fianco dell'uomo, vittima di un attacco, fino all'arrivo dei soccorsi.
L'attore di film d'azione e vincitore dell'edizione 2017 dei Bambi Awards Arnold Schwarzenegger ha interpretato il ruolo di eroe anche fuori dalle telecamere. Nel 2004, mentre trascorreva le sue vacanze di Pasqua alle Hawaii – era ancora governatore della California all'epoca –, aveva salvato una persona dall'annegamento. Il natante soffriva di crampi, ma l'atleta stiriano era riuscito a riportarlo sano e salvo a riva, dandogli nel frattempo anche qualche consiglio ad hoc.
Anche la presentatrice e modella Heidi Klum si è lanciata in acqua. Nel 2013, mentre trascorreva le vacanze di Pasqua alle Hawaii, suo figlio Henry e i suoi amici hanno rischiato di farsi travolgere da un'onda. La madre modella era allora volata in loro soccorso.
Nel 2012, l'attrice vincitrice di oscar Jennifer Lawrence si trovava davanti alla sua casa di Santa Monica con il suo cane quando una giovane che passava da lì aveva subito perso coscienza. L'attrice era allora corsa in suo soccorso.
L'ex interprete di Batman Michael Keaton ha avuto l'occasione di giocare il ruolo di supereroe nella vita vera. Come lui stesso ha rivelato l'estate scorsa al programma «Jimmy Kimmel Live», ha salvato la vita del suo amico, il regista Dennis Dugan, dopo una serata da lui. Mentre il suo ospite rischiava di soffocare, Michael Keaton si è ricordato del celebre metodo di Heimlich e l'ha eseguito alla perfezione! «Ero seduto dietro di lui e mi dicevo: "Speriamo che funzioni!"» Ben fatto, Michael.
A volte, dei piccoli gesti bastano a fare di noi degli eroi. Nel febbraio 2016, la star del calcio David Beckham ha avuto l'onore di figurare sulla homepage del London Ambulance Service. La sua buona azione: mentre una soccorritrice e il suo paziente attendevano l'ambulanza nel freddo, David Beckham aveva portato loro tè e caffè per aiutarli a riscaldarsi. La soccorritrice è rimasta estasiata da tanto charme!
I nomignoli dei reali
In generale hanno davvero troppi nomi propri per poterli elencare tutti quanti. Non stupisce quindi che i membri della nobiltà preferiscano chiamarsi fra di loro con dei nomignoli. E alcuni sono davvero esilaranti, non è vero, principe Wombat?
Il 29 maggio 1926, colei che oggi è la regina Elisabetta II fu battezzata con il nome di Elizabeth Alexandra Mary, un nome con il quale suoi famigliari raramente si rivolgevano a lei.
Quand'era ancora piccola, aveva difficoltà nel pronunciare il nome Elizabeth: «Tillabet», rispondeva la principessina (a sinistra) quando le chiedevano il suo nome. Questa piccola storpiatura ha dato vita a Lilibet — un soprannome che i vecchi amici e la sua famiglia utilizzano ancora oggi.
L'uso dei soprannomi all'interno della famiglia reale britannica fa parte, in un certo senso, della tradizione. Il re Giorgio VI (a destra) era, infatti, soprannominato Bertie dai suoi famigliari — in riferimento ad Albert, il suo primo nome.
Quanto alla madre della regina Elisabetta II, Elizabeth Bowes-Lyon, era soprannominata «Cake» dai suoi amici a causa della sua passione per le torte. Sua cognata, invece, la scandalosa duchessa di Windsor, la chiamava «Cookie». Se si dà credito alla serie tv «The Crown», per lei, Elizabeth assomigliava a «una cuoca grassa e ordinaria».
Grazie ad un'altra produzione sulla famiglia reale britannica, siamo venuti a conoscenza del nome con cui il principe Filippo chiamava la regina in privato: «Vieni qui, cavoletto mio», la esorta il suo personaggio nel film premio Oscar «The Queen». «Mi sono informato proprio in ambito reale e sono venuto a sapere da fonti sicure che talvolta il duca la chiamava così», ha spiegato lo scenggiatore Peter Morgan. Quando non la chiama invece «salsicciotta»…
In una celebre intervista rilasciata a Andrew Morton, la principessa Diana, parlando del suo matrimonio finito, aveva svelato i soprannomi che suo marito Carlo e la sua amante Camilla utilizzavano fra di loro. «Fred» per il principe di Galles, «Gladys» per la sua attuale moglie, la duchessa di Cornovaglia.
In famiglia anche il principe William al suo soprannome: Wombat. «Quando avevo due anni, i miei genitori mi portarono con loro in Australia, dove il wombat è una specie animale molto diffusa», ha confidato il principe in un'intervista televisiva nel 2007. «È per questo che mi chiamano Wombat e non perché assomiglio a questo animale.»
Durante gli studi, a William sono stati affibbiati anche altri soprannomi: Wills — ovviamente — e Steve. Quest'ultimo era infatti il nome in codice utilizzato per ragioni di sicurezza quando il principe studiava geografia all'università scozzese di St Andrews.
Il principe Harry, invece, si era trovato uno pseudonimo per sfuggire ai media: Spike Wells. Il giovane avrebbe addirittura gestito per quattro anni un proprio profilo Facebook con questa identità.
Una giornalista della televisione canadese afferma di aver scoperto, nel corso di un'intervista con il principe Harry, che i suoi amici lo hanno soprannominato «Potter». In riferimento al maghetto Harry Potter. Tuttavia il palazzo non ha mai voluto che tale soprannome venisse svelato al pubblico.
Pip e Squeak: è così che si chiamavano i porcellini d'india di cui Kate e Pippa si prendevano cura da bambine. E i nomi dei loro animaletti da compagnia hanno finito per diventare i loro soprannomi. Ecco perché l'attuale duchessa di Cambridge in passato veniva chiamata «Squeak».
La vedete quella spilla a forma di fiore? Margrethe II non la indossa per caso: la regina danese è soprannominata Daisy dai suoi famigliari. Dato che questo soprannome si traduce «margherita» in italiano, è perfetto per una donna di nome Margrethe.
Sebbene non si sappia come i suoi compagni d'arme siano arrivati a soprannominarlo «Pingo», il principe Frederik di Danimarca ha ben meritato la seconda parte del suo curioso soprannome, «sommozzatore Pingo»: in quanto sommozzatore da combattimento, il principe ereditario danese era in grado di restare in apnea per due minuti.
I soprannomi si usano solo in caso di nomi propri molto lunghi? Niente affatto! Secondo un articolo del «Sydney Morning Herald», il principe Frederik avrebbe fatto propria «la massima australiana secondo la quale nessuno nome è troppo corto per essere abbreviato»: il principe si rivolge, infatti, alla moglie Mary, di origini australiane, con il soprannome «Maz».
Anche in seno alla famiglia reale svedese c'è l'abitudine di abbreviare: la principessa Victoria sarebbe, infatti, soprannominata «Oja» dai suoi cari.
Se il nome Estelle è derivato da Stella, la principessa Victoria e suo marito Daniel preferiscono chiamare la loro principessina con il nomignolo: «Pricken» («pisellino» in italiano).
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