Granit Xhaka ha giocato per sette anni con la maglia dell'Arsenal. Tuttavia nel 2019, a seguito dei fischi dei propri tifosi, voleva andarsene. Il nuovo regista del Bayer Leverkusen ha però saputo riacquistare l'amore dei sostenitori prima di lasciare la Premier League per tornare in Bundesliga quest'estate.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Granit Xhaka ha militato fra le fila dell'Arsenal per sette stagioni.
- A seguito di un episodio in cui era stato fischiato dai propri tifosi, il centrocampista elvetico voleva lasciare i Gunners, ma l'allenatore MIkel Arteta gli fece cambiare idea.
- Alla fine il capitano della Nati era diventato un beniamino del pubblico, oltre che un importantissimo uomo nello scacchiere dell'allenatore spagnolo dell'Arsenal.
- Alcuni mesi fa Xhaka è tornato in Bundesliga. Sabato inizierà la sua nuova avventura col Bayer Leverkusen.
Nel 2019, dopo essere stato fischiato dai propri tifosi, il nuovo centrocampista del Bayer Leverkusen Granit Xhaka non voleva più saperne di giocare per l'Arsenal. Il basilese desiderava trasferirsi all'Hertha Berlino.
Quando tornò a casa dopo la partita contro il Crystal Palace era «deciso» a non «indossare più quella maglia», ha dichiarato il nazionale svizzero in un'intervista apparsa sul magazine del suo attuale club. «Mi ha davvero ferito e in quel momento mi sembrava impossibile tornare a giocare per l'Arsenal e per quei tifosi che, a mio parere, mi avevano fischiato senza motivo».
«Le valige erano già pronte...»
I motivi per cui era stato fischiato non li conosce ancora oggi. Persino suo padre in quel periodo gli aveva consigliato di trasferirsi, ha raccontato l'attuale trentenne. «Anche quando sono andato a Gladbach, a 19 anni, ho attraversato un periodo difficile e volevo andarmene. Mio padre però mi disse: "Se scappi ora, scapperai sempre". Sono rimasto e le cose sono andate di bene in meglio», ha spiegato Xhaka. «Ma dopo l'incidente coi Gunners, anche mio papà mi disse per la prima volta: "È finita. Dobbiamo andare". I nostri bagagli erano già pronti e avevo già un accordo con l'Hertha Berlino. Ero davvero pronto per partire».
La mano di Arteta
A convincerlo a ritornare sui suoi passi fu il nuovo allenatore dell'Arsenal, Mikel Arteta. Il tecnico è in carica ancora oggi e sta costruendo una squadra che lo scorsa stagione ha mancato di poco il colpaccio di battere il City nella corsa allo scudetto.
«Non so come, ma ha fatto in modo di convincermi a prendere una decisione senza consultare i miei genitori per la prima volta nella mia vita», ha ammesso Xhaka, che in seguito a nord di Londra è rimasto ancora quasi quattro anni, diventando un punto di riferimento in campo e pure molto amato dal pubblico.
«In quel periodo buio ero distrutto», ha ammesso il capitano della Nazionale elvetica. «Non ho mostrato completamente alla mia famiglia quanto fosse doloroso.» Ma ha «imparato molto da quell'esperienza. Alla fine, è solo calcio», ha poi concluso Xhaka, il quale si sta preparando per l'inizio della campagna di Bundesliga. Il suo Leverkusen debutterà sabato pomeriggio contro il Lipsia.