La candidatura congiunta di Spagna, Marocco e Portogallo, per il Mondiale di calcio 2030, dovrà essere ratificata dalla FIFA a dicembre 2024. Dopo lo scandalo dei baci è ora il turno della corruzione - e centra ancora Luis Rubiales. La federazione iberica dovrà ora dare spiegazioni e garantire integrità.
Hai fretta? blue News riassume per te
- La candidatura congiunta di Spagna, Marocco e Portogallo, per i Mondiali del 2030, verrà ratificata dalla FIFA a dicembre del 2024.
- Un nuovo scandalo di corruzione sta gettando ombre minacciose sulla già malconcia Federazione spagnola di calcio.
- 11 abitazioni sono state perquisite nell'ambito di un'indagine sulla presunta corruzione nell'accordo per disputare le partite della Supercoppa in Arabia Saudita.
- A capo della Federazione spagnola, quando venne siglato l'accordo con l'Arabia Saudita, vi era il famigerato Luis Rubiales.
- Rubiales è amico di Gerard Piqué, l'ex difensore del Barcellona, la cui compagnia Kosmos, mediò l'accordo con i sauditi, per un compenso di 24 milioni di euro.
Era il 18 settembre 2023 quando la Federazione Spagnola di Calcio (RFEF) per bocca del suo presidente ad interim Pedro Rocha annunciò che la candidatura congiunta con Portogallo e Marocco per l'organizzazione della Coppa del Mondo 2030 era «Più forte che mai».
La FIFA ha poi assegnato i Mondiali ai tre Paesi, nonostante le tumultuose settimane che hanno preceduto la scelta, questo dopo lo scandalo dei baci che ha coinvolto l'ex presidente della RFEF Luis Rubiales.
Nella sua lettera di dimissioni, Rubiales, aveva affermato che le sue azioni non avrebbero dovuto intaccare il «sogno del 2030».
Mondiali 2030 a rischio per la Spagna
Ma ora, secondo i media spagnoli, il Mondiale, per la Spagna, è a rischio. Questo dopo l'operazione di polizia con le perquisizioni nella sede della Federcalcio e i 7 arresti, fra i quali dirigenti dell'organismo.
La candidatura mediterranea a ospitare i Mondiali dovrà essere ratificata nel dicembre 2024, di conseguenza la RFEF dovrà «dare spiegazioni per assicurare l'integrità e l'unità con gli altri organismi organizzativi», scrive 20 Minutos.
Ipotesi di corruzione da parte della Federcalcio spagnola, dell'allora presidente Luis Rubiales
La sede della Federcalcio spagnola e l'abitazione dell'ex presidente Luis Rubiales sono state perquisite nell'ambito di un'indagine sulla presunta corruzione nell'accordo per disputare le partite della «Supercopa de Espana» in Arabia Saudita.
Fonti a conoscenza del caso hanno affermato che oltre agli arresti vi sono altre cinque persone indagate in operazioni condotte in tutta la Spagna - sono infatti 11 le proprietà indiziate.
La perquisizione negli uffici della RFEF è stata effettuata da agenti della «Guardia Civil», una delle due forze di polizia nazionali spagnole, in coordinamento con i procuratori anticorruzione e con il supporto dell'Europol.
Luis Rubiales vorrebbe darsi al baseball
Intanto l'ex presidente Luis Rubiales si trova nella Repubblica Dominicana. L'ex dirigente ha detto all'emittente spagnola «Telecinco» di trovarsi nel paese caraibico per lavoro.
Sembra che Rubiales - che non potrà più operare nell'ambito del calcio - stia cercando nuovi sbocchi imprenditoriali. Nel Paese caraibico vive e opera un suo grande amico, il quale è amministratore delegato della compagnia alberghiera Urban Dream.
Come riportato dal canale «Bar de Sique», Rubiales si starebbe buttando nel mondo del baseball insieme al suo amico.
Uribes: «Chi ha sbagliato deve pagare»
Rodríguez Uribes, filosofo spagnolo e presidente del CSD (il partito socialista spagnolo) si è espresso in merito a «Cadena SER».
«È intollerabile che ci siano dirigenti nazionali corrotti. Chi ha commesso dei reati sta danneggiando la reputazione del calcio spagnolo. Chi ha fatto qualcosa di sbagliato dovrebbe pagarne le conseguenze.»
Quell'accordo con l'Arabia Saudita che fruttò 240 milioni di euro
L'accordo per rinnovare la «Supercopa de Espana» e trasferirla in Arabia Saudita è stato concordato nel 2019, per un valore di 240 milioni di euro finiti nelle casse della RFEF. Giova ricordare che Luis Rubiales diventò presidente della Federcalcio spagnola nel 2018.
Nell'aprile 2022, come allora riferito dal media spagnolo «El Confidencial», Kosmos, una società di proprietà dell'ex difensore del Barcellona Gerard Piqué, ebbe un ruolo chiave nella mediazione dell'accordo. Piqué e Rubiales sono grandi amici. La Kosmos ricevette 24 milioni di euro per il suo operato.