Radiato a vita nel 2006 in seguito all'inchiesta Calciopoli, Luciano Moggi è stato pizzicato a bordo campo, dove non potrebbe più stare. Mentre lui si difende, la Juventus gli chiede di essere più cauto.
L'ex dirigente della Juventus ha voluto dire la sua sull'apertura di un'inchiesta da parte della Procura della Figc riguardo alla sua presenza a bordocampo, in occasione della sfida tra le formazioni giovanili di Napoli e Juve.
«Abito a Napoli e ho letto che c'era questa partita - ha spiegato a LaPresse -sono andato a Cercola insieme a due amici, che sono testimoni e che citerò, e siccome non sono pratico del campo ho chiesto all'inserviente, che mi ha fatto passare a bordo campo. Lì ho incontrato Pessotto (ds dell'Under 19 bianconera, ndr.), che ho salutato calorosamente perché è stato un mio giocatore. Chinè non può dire che io non posso parlare con qualcuno, perché questo è stalking. Non possono vietarmi pure di parlare».
Radiato dal mondo del calcio nel 2006
Qui vale la pena ricordare che Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, ma anche di Torino, Napoli, Lazio e Roma, fu travolto dalle vicende di Calciopoli nel 2006, e in seguito, gli fu proibito di presenziare a bordo campo in qualsiasi evento organizzato dalla Figc, a vita.
«Se fossi in Gravina (presidente della Figc ndr.) farei pagare a Chinè addirittura le spese per aver mandato una persona a Torino, così imparerebbe a comportarsi. Perché il livore, nel calcio ma anche nella vita, certe volte va poi a confondere le idee».
Ancora, a Football Italia, l'ex dirigente oggi 85enne ha detto: «Sono cose che lasciano il tempo che trovano, non mi colgono di sorpresa e non mi danno fastidio. Con me hanno trovato uno che sa difendersi da solo. Più che bandirmi, cosa possono fare, spararmi?».
Anche la Juve prende posizione
Intanto, la Juventus, fa sapere che per la società piemontese sono state settimane difficili - è infatti in corso l'inchiesta Prisma, mentre la giustizia sportiva ha già punito il club con la deduzione di 15 punti - e che Moggi non dovrebbe portare altra stampa negativa.
«L'ex amministratore deve sapere che ha gli occhi puntati addosso mentre sconta la sua pena per il resto della vita e deve comportarsi nel modo giusto. Lasciarsi beccare in questo modo non è una buona cosa», si legge sul sito ufficiale della Juventus.