Calcio-scommesse Tonali rischia fino a tre anni, ma c'è chi è stato squalificato a vita

bfi

25.10.2023

Sandro Tonali 
Sandro Tonali 
KEYSTONE

Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle United, rischia una sospensione di tre anni per reati legati alle scommesse. Nel corso della storia dello sport, altri sono i casi emblematici e puniti duramente.

bfi

25.10.2023

Sandro Tonali, il giocatore del Newcastle che ha lasciato il Milan nel corso dell'estate, rischia una considerevole sospensione.

Il 23enne è indagato in Italia, insieme a Nicolo Zaniolo dell'Aston Villa e a Nicolo Fagioli della Juventus, per accuse di scommesse illegali.

Tonali ha ammesso di aver scommesso su vittorie del Milan, sia in partite in cui lui giocava o in altre in cui era assente.

L'articolo 26 del codice FIFA stabilisce che i giocatori che violano le regole del gioco d'azzardo possono essere sospesi fino a un massimo di 36 mesi.

Il ragazzo sta collaborando con la Federazione italiana e ora attende il verdetto.

Se gli verrà comminata una sospensione - difficile che succeda altrimenti - Tonali si unirà a una lunga lista di sportivi che nel corso della storia sono stati puniti, anche con pesantissime sanzioni, per aver violato le regole sul gioco delle scommesse.

Hockey: 7 giocatori sospesi per aver truccato la stessa partita

Sette giocatori sono stati banditi dai tornei della Federazione Internazionale di Hockey su Ghiaccio (IIHF) per quasi due anni dopo essere stati riconosciuti colpevoli di partite truccate.

Cinque di loro erano bielorussi e due russi. Stanislav Kuchkin, Alexei Ivanov, Pavel Boyarchuk, Vyacheslav Lisichkin, Nikita Ustinenko, Sergei Sheleg e Alexander Syrei sono stati tutti banditi fino al 30 giugno 2022.

Vyacheslav Lisichkin (al centro), nel 2017 con la maglia dell'HK Neman Grodno 
Vyacheslav Lisichkin (al centro), nel 2017 con la maglia dell'HK Neman Grodno 
KEYSTONE

Tutti e sette i giocatori erano coinvolti nella vittoria per 6-5 del Mogilyov contro la Dinamo Molodechno nel campionato bielorusso di Extraliga, il 12 novembre 2019.

Tutti e sette i giocatori hanno poi ammesso di aver accettato di esercitare un'influenza illecita sul risultato della partita in cambio di compenso.

Cricket: nessuna pietà per i truffatori

Nel 2014 il battitore neozelandese Vincent è stato bandito a vita dal gioco del cricket a qualsiasi livello, dall'entrare su qualsiasi campo di cricket e dall'allenare.

Pesantissima la condanna per l'ex nazionale neozelandese dopo aver ammesso reati di partite truccate.

Dopo la sospensione Vincent ha fondato una piccola impresa edile, a Raglan, in Nuova Zelanda. Ha ammesso di essersi pentito e di essere stato risucchiato nella «trappola» delle scommesse.

L'ex capitano della squadra nazionale sudafricana di cricket Hansie Cronje durante il processo svoltosi a Cape Town nel 2000-
L'ex capitano della squadra nazionale sudafricana di cricket Hansie Cronje durante il processo svoltosi a Cape Town nel 2000-
KEYSTONE

Cronje era invece un simbolo del cricket sudafricano, capitano della nazionale,  figura idolatrata in tutto il Paese per il suo approccio impeccabile alla leadership.

Purtroppo, la sua eredità ha assunto i toni della tragedia: dalle partite truccate, al disonore pubblico, fino alla morte prematura.

Nel 2000 Cronje fu bandito a vita dal cricket per aver partecipato a truccare diverse partite, oltre che ad aver corrotto anche i suoi giovani compagni di squadra Herschelle Gibbs e Henry Williams.

Due anni dopo, l'ex capitano morì in un incidente aereo, a soli 32 anni.

Calcio: c'era una volta, nel lontano 1915...

Immagini d'archivio
Immagini d'archivio
KEYSTONE

Nel lontano 1915, Enoch West, altri quattro giocatori del Manchester United e tre del Liverpool furono banditi a vita dopo essere stati condannati per delle partite truccate.

A chi decise di partire per combattere nella Prima Guerra Mondiale venne promesso che al ritorno, sarebbe stata annullata l'interdizione. La maggior parte dei coinvolti accettò l'offerta.

West no. Il suo divieto fu così revocato solo nel 1945, quando aveva ormai già 59 anni.

Baseball: lo scandalo dei Black Sox nel 1919

«Dimmi che non è così, Joe», si alzò il grido di un bambino affranto che non riusciva a credere che il suo eroe, «Shoeless» Joe Jackson, avesse potuto fare una cosa così scellerata come gettare alle ortiche le World Series.

Invece era vero: diversi membri dei Chicago White Sox avevano cospirato per truccare il risultato delle partite contro i Cincinnati Reds in cambio di 100'000 dollari. Diversi giocatori, tra cui Jackson, furono sospesi a vita.

Moe Berg, coach dei White Sox di Chicago
Moe Berg, coach dei White Sox di Chicago
KEYSTONE