Il capitano della Nazionale, Granit Xhaka, che alcune settimane fa aveva fatto scoppiare le polemiche criticando apertamente gli allenamenti del ct Murat Yakin, ha dichiarato di volere più critiche per stimolarsi a vicenda con i compagni di squadra.
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- Granit Xhaka aveva espresso forti critiche sulle condizioni degli allenamenti della Nazionale, discutendone in seguito personalmente anche con l'allenatore Murat Yakin.
- Il centrocampista ha ribadito la necessità di avere migliori campi di allenamento: Xhaka ha sottolineato l'importanza di avere strutture adeguate, forse un centro fisso, evidenziando le insufficienze delle attuali strutture della Federazione.
- Xhaka ha inoltre sottolineato il potenziale di miglioramento che vede nell'attuale squadra. Secondo lui il miglior modo di crescere è l'utilizzo di un approccio pro attivo alle critiche interne.
Con le sue aperte critiche agli allenamenti durante l'ultimo raduno della Nazionale, Granit Xhaka aveva fatto molto scalpore. Dopodiché, il centrocampista passato in estate dall'Arsenal al Leverkusen, aveva avuto un colloquio personale con l'allenatore Murat Yakin.
Sul campo, il capitano aveva subito risposto presente, dimostrando tutto il suo valore, segnando una rete e fornendo anche un assist nella sfida vinta contro l'Andorra.
Secondo il basilese, il rapporto con l'allenatore è di nuovo solido e in futuro lo stesso giocatore prevede di essere maggiormente coinvolto in decisione che riguardano la squadra.
In un'intervista rilasciata ai microfoni della «SRF» il 31enne ha spiegato che «con tutta la mia esperienza, posso anche aiutare l'allenatore o la Federazione. Non si tratta solo di me, ma di tutti i giocatori che compongono la squadra».
Migliori campi di allenamento
Anche se il momento in cui ha espresso le sue forti opinioni potrebbe non essere stato dei migliori, Granit Xhaka sarebbe pronto a ripeterle le se fosse necessario.
«Non era una critica all'allenatore, ma alla squadra, alla Federazione. Noi giocatori chiediamo semplicemente campi migliori», ha raccontato Xhaka senza nascondere come le attuali strutture della Federazione non sono adeguate.
Se le condizioni non sono ottimali, i giocatori non possono allenarsi al massimo delle loro potenzialità. La speranza dell'attuale capitano della Nati è dunque quella di vedere un miglioramento nel prossimo futuro.
Magari con la creazione di un centro dove la selezione elvetica si possa allenare regolarmente.
Sino a ora infatti, i raduni della Nazionale si sono sempre svolti in diversi luoghi in giro per tutta la Svizzera. In vista della partita contro la Bielorussia, i giocatori della Nazionale si incontreranno mercoledì a Zurigo e si alleneranno presso il centro di allenamenti del Grasshoppers a Niederhasli.
Successivamente, la rifinitura per la partita avrà luogo a San Gallo. Tutta questa trafila cambia praticamente a ogni sfida, a dipendenza di dove si gioca.
Per esempio ricordiamo come l'anno scorso, prima di volare in Qatar per gli ultimi Mondiali, la Nati si era allenata per alcune settimane anche a Lugano.
L'importanza delle critiche
Anche all'interno della squadra Xhaka vede del potenziale di miglioramento. Secondo il direttore d'orchestra della nostra Nazionale bisognerebbe essere più aperti alle critiche, senza lesinarle.
L'obiettivo sarebbe quello di stimolarsi maggiormente a vicenda. «Nei vari club succede molto più spesso, sul campo ci si parla francamente. Chi non sa accettare delle critiche schiette allora si trova al posto sbagliato. Dopo tutto, sono tutti grandi abbastanza».
«Con le nostre qualità, possiamo battere molte squadre. In generale sono dei piccoli dettagli che si possono migliorare o correggere». Il credo di Xhaka è chiaro: migliorare costantemente dando sempre il massimo.
Verso Svizzera-Bielorussia
Dopo il rinvio della partita di giovedì contro Israele, la Nati tornerà in campo domenica con la Bielorussia. In gioco ci sono tre punti importanti per la qualificazione degli Europei della prossima estate, che si giocheranno a due passi da casa, in Germania.
Una vittoria è quasi d'obbligo.