In vista della prima giornata della nuova Champions League, il portiere del Liverpool Alisson si è lamentato del fatto che le opinioni dei giocatori vengono ignorate di fronte a un numero sempre maggiore di partite.
Lo scorso week end lo aveva fatto Manuel Akanji, ora è il turno di un altro calciatore.
«A volte nessuno chiede ai giocatori cosa pensano dell'aggiunta di partite», si è lamentato il portiere brasiliano del Liverpool Alisson Becker nella conferenza stampa di presentazione della partita contro il Milan.
«Forse la nostra opinione non conta, ma tutti sanno cosa pensiamo dell'aumento delle partite. Tutti sono stufi».
Con il nuovo formato della Champions League, che elimina la fase a gironi a favore di un unico grande gruppo, ogni club coinvolto nella competizione giocherà almeno otto partite anziché le sei dell'edizione precedente, per poi qualificarsi eventuale alla fase a eliminazione diretta.
Un altro importante cambiamento previsto per questa stagione è la revisione della Coppa del Mondo per Club FIFA, che vedrà 32 squadre sfidarsi da metà giugno a metà luglio.
All'inizio di questo mese, il sindacato mondiale dei calciatori, FIFPro, ha chiesto misure di protezione per i giocatori, che sono soggetti a un carico di lavoro eccessivo in un calendario in continua espansione.
«Capiamo che ci sono i media e la televisione, l'UEFA, la FIFA, la Premier League e altre competizioni nazionali», ha continuato Allison.
«Non siamo stupidi. Capiamo che la gente vuole più partite, ma la cosa più sensata sarebbe che tutte le parti che ho citato e i responsabili del calendario si sedessero insieme e ascoltassero tutte le opinioni, comprese quelle dei giocatori».
Il Liverpool potrebbe giocare più di 60 partite in questa stagione, dopo averne disputate 58 lo scorso anno. L'estremo difensore, dal canto suo, è sceso in campo in più di 40 partite nel 2023-24, sia per il club che in Nazionale.
A questo giro quante ne giocherà?