Qualcuno lo gestisca prima che si faccia male Becker si propone come coach, Courier gli consiglia uno psicologo

bfi

28.8.2019

Nick Kyrgios uscito vincente dal primo turo agli US Open
Nick Kyrgios uscito vincente dal primo turo agli US Open
Keystone

Nick Kyrgios ha superato facilmente il primo turno agli US Open, Boris Becker si propone come suo coach e Jim Courier gli propone 

Il vulcanico e istrionico Nick Kyrgios ha impiegato poco più di due ore per aver ragione in soli tre set  (6-3, 7-6, 6-4) dello statunitense Johnston. Un match durante il quale l'australiano ha messo a segno 24 aces, 53 colpi vincenti contro i 16 del malcapitato avversario. Non un match perfetto s'intende, ma una solida prestazione a confermare la bontà del gioco di Kyrgios, che in conferenza stampa poi, è riuscito di nuovo a farsi innervorsire ad iniziare un battibecco con un giornalista che gli aveva chiesto se l'ultima multa ricevuta a Cincinnati per comportamento antisportivo stesse in qualche modo condizionando il suo rendimento attuale. 

«Mi chiedi di cosa è successo tre settimane fa quando ho appena triturato il mio avversario al primo turno degli US Open», ha risposto già un poco stizzito Kyrgios.

«L'ATP è un circuito corrotto», ha poi osato l'asutraliano.

Il suo agente e un ufficiale ATP hanno così tentato di frenare quella che poi si è trasformata in un duello a due tra Kyrgios e il giornalista che lo aveva provocato. Al termine di questo match l'ha spuntata l'australiano.

«Non hai mai inveito a qualcuno?», ha ripetutamente chiesto Kyrgios al giornalista messo alle corde, fino a quando lo stesso ha ammesso di averlo già fatto. 

«Ecco, tutti e anche noi atleti professionisti a volte ci frustriamo. Tutto qui, capita», ha concluso il tennista. Possibile che l'ATP prenda nuove sanzioni all'indirizzo del tennista di Canberra.

Un'ulteriore avventura di Nick Kyrgios che molti credono avrebbe bisogno di qualcuno che si prenda 'un poco cura' di lui, per il suo bene. Qualcuno che lo aiuti a navigare nell'oceano delle sue emozioni forti, a traghettare nel mare a volte burrascoso e infestato da squali che è il circo del tennis professionistico. Un mentore, un coach insomma. Ed ecco che entra in causa il signor Boris Becker anche lui dalle parti di New York. Un campione sempre amato dalla folla, un uomo in cerca di lavoro. 

Boris Becker si propone come coach 

Il 6 volte vincitore di un Grand Slam Boris Becker ha proposto la sua candidatura quale coach dell'australiano Nick kyrgios, che a detta del tedesco è «un giocatore che non si può governare». 

Becker è stato il coach di Novak Djokovic dal 2013 al 2016. Sotto la sua guida l'attuale numero 1 ha vinto sei Grand Slams, dopodichè il tedesco ha lavorato come commentatore sportivo. 

«Vorrei allenarlo. Credo sarebbe fantastico!», ha detto lo stesso Becker riferendosi a Kyrgios.  

«Un buon coach deve accettare la sfida di trovare una via che gli permetta di comunicare con il suo giocatore». Ha continuato Boris Becker, aggiungendo che «se voglio continuare con la mia passione per il tennis, Nick Kyrgios è il primo giocatore che sceglierei».

Courier: il ragazzo ha problemi di salute mentale

Becker come guida sui campi ma forse anche un aiuto all'australiano sotto forma di 'igienista mentale'. Questa è la forte opinione espressa in diretta su Tennis Channel dall'ex tennista statunitense Jim Courier il quale ha detto che l'australiano deve avere dei problemi di salute mentale. 

Il 24enne tennista australiano deve la sua popolarità sì al suo talento cristallino ma anche al carattere vulcanico e a volte indisciplinato. Le ultime controverse scene messe in atto da Kyrgios risalgono a poche settimane fa, quando a Cincinnati ha lasciato il campo senza permesso oltre che insultare degli arbitri ripetute volte vedendosi così affibbiare una multa da 113'000 dollari. 

«Se la giornata è quella giusta il ragazzo (Kyrgios n.d.r.) può battere Federer, Nadal e anche Djokovic - ha detto ancora Becker - il suo problema è la mancanza di costanza, continuità e disciplina. Il compito del coach è quello di fargli capire quanto questi aspetti sono importanti, fondamentali».

Proposto anche John McEnroe

Prima di Becker anche l'ex ragazzo terribile del tennis John McEnroe aveva tentato di seguire Nick Kyrgios da vicino. 

«Sarebbe un'incredibile opportunità, sarebbe un compito insidioso e affascinante allo stesso tempo», aveva commentato John McEnroe a proposito.

Ad oggi il tennista australiano (Atp. No. 30) non ha un vero e proprio coach. Il suo cammmino agli US Open continuerà giovedì con la sfida che lo vedrà opposto al francese Antoine Hoang. 

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