Qualificata per la prima volta in carriera per una semifinale di uno Slam Belinda Bencic ha incontrato la stampa con un sorriso stampato in faccia.
Prima volta in una semifinale di un torneo del Grande Slam, come ti senti?
Naturalmente mi sento molto bene. Sapevo che oggi sarebbe stato un match molto complicato. Donna attualmente è in grande forma, e l’ha mostrato sul campo.
Penso che abbiamo giocato una partita eccellente, con numerosi scambi di qualità. Non è stato facile. Sono molto soddisfatta, sono riuscita a rimanere calma nei momenti chiave e sono stata ripagata con la vittoria. “Semifinale”, suona davvero bene (sorride).
Sei sorpresa di essere rimasta l'ultima rappresentante della Svizzera ancora in corsa per il titolo degli US Open?
Sono rimasta molto sorpresa, come penso un po’ tutti. Sarebbe stato molto bello se anche Roger e Stan ce l’avessero fatta. Alla fine sono contenta di aver passato il turno, come se fosse stato anche per loro, sono felice di non averli, per così dire, delusi. Naturalmente non è una cosa bella che io sono l’unica rappresentante del tennis svizzero rimasta in gara…
Quali sono i tuoi sogni, che aspirazioni ai per la tua carriera?
Beh, credo che il sogno di ogni tennista sia quello di vincere i tornei più prestigiosi. Diventare il numero uno o vincere un titolo dello Slam, questi sono gli obbiettivi che si vogliono raggiungere. Ma per me non è ancora arrivato il momento, ho ancora molta strada da fare.
Adesso devo concentrarmi su cosa posso controllare ogni giorno. Rimanere coi piedi per terra e continuare a lavorare senza pormi troppi obiettivi. Se si lavora bene i risultati arriveranno, ma non si può pensare di bruciare le tappe. Per costruire qualcosa di buono bisogna prendersi del tempo. Lo so forse è noioso, ma per me è così. Anche grazie a questo riesco a lavorare senza mettermi troppa pressione addosso.
Durante le partite capita spesso di vederti perdere le staffe, ma in seguito ti tranquillizzi molto velocemente... come fai?
Se devo essere sincera penso che a volte ho bisogno di arrabbiarmi e perdere un po’ il controllo durante le partite. Necessito questa scarica di adrenalina e di buttar fuori la negatività. Io lo faccio così... Difatti spesso dopo le sfuriate mi sento meglio e riesco a migliorare anche nel gioco. A pari passo però devo dire che sto anche lavorando per riuscire a rimanere emotivamente calma nelle fasi importanti delle partite.
In semifinale affronterai la canadese Bianca Andreescu...
Andreescu sarà un avversario molto temibile. La variazione del suo gioco è la sua arma vincente. Dovrò stare attenta ed essere preparata anche a lottare in scambi lunghi.