La temono quindi l'attaccanoAccuse complottiste dell'estrema destra e dei fan di Trump: «Taylor Swift lavora per il Pentagono»
SDA
31.1.2024 - 21:19
La cantante Taylor Swift da qualche settimana è il bersaglio prediletto dell'estrema destra statunitense e dei fan di Trump. Molte le teorie complottiste che la vedono protagonista. La star sarebbe addirittura al soldo del Pentagono e avrebbe manipolato il campionato di National Football League. È presa di mira dai repubblicani perché temono che possa spostare milioni di voti dei suoi fan verso Joe Biden alle presidenziali di novembre.
Keystone-SDA
31.01.2024, 21:19
01.02.2024, 10:05
SDA
Ad agosto ha spostato il PIL degli Stati Uniti di 5 miliardi di dollari, a ottobre è entrata nel ristretto club dei miliardari americani e a dicembre è stata nominata da Time persona dell'anno.
Tutto quel che tocca Taylor Swift diventa oro, tanto che l'estrema destra statunitense e i supporter di Donald Trump hanno cominciato a prenderla di mira temendo che la pop star nata in Pennsylvania 34 anni fa e dichiaratamente liberal possa, con i suoi 279 milioni di follower su Instagram, spostare voti alle elezioni presidenziali di novembre.
Accuse di complottismo a tutto campo
«Asset del Pentagono», «manipolatrice di coscienze» e anche del Super Bowl, da quando si è fidanzata con il campione di football Trevis Kelce che con i suoi Kansas City Chiefs giocherà la finalissima l'11 febbraio: sono alcune delle accuse assurde che i cospirazionisti del movimento Maga hanno mosso a Swift nelle ultime settimane.
D'altra parte, chiunque vorrebbe avere nel suo angolo un'artista in grado di suscitare un entusiasmo tale tra i suoi fan da provocare un mini-terremoto a Seattle qualche mese fa.
La donna dei record, prima artista ad avere ben quattro album della top ten statunitense allo stesso tempo, con un semplice post su Instagram ha portato ben 35'000 persone a registrarsi come elettori, soprattutto millenial e giovanissimi.
E adesso, con le comparsate allo stadio in compagnia delle sue amiche celebrities, è diventata anche la beniamina dei fan del football, tradizionalmente più conservatori.
L'America «non ha bisogno di donne come lei»
All'inizio della sua carriera, quando era ancora una stellina del country, Swift non si era mai voluta schierare, ma dal 2018 ha iniziato ad appoggiare apertamente i democratici e nel 2020 ha dato il suo sostegno a Joe Biden.
«Stanno usando Taylor contro Trump, trasformeranno gli «swifties» in elettori», ha attaccato l'influente cospirazionista Jack Posobiec in un video sul social media del tycoon, Truth.
Anche Alina Habba, avvocata dell'ex presidente, ha attaccato la pop star sostenendo che l'America «non ha bisogno di donne come lei», mentre Fox News ha lanciato la folle teoria che sia stata reclutata dal Dipartimento della Difesa come «agente segreto» per condurre una «guerra psicologica».
Per non parlare delle tesi sul campionato di football. «È stato truccato: i Chiefs che arrivano in finale, Trevis e Taylor innamorati, la squadra che vince e loro insieme che annunciano il sostegno a Biden», ha scritto su X un altro teorico cospirazionista di destra, Jack Lombardi, ex candidato al Congresso nel 2022.
Lei mirerebbe ai soldi di lui, anche se è nettamente più ricca
La pop star è anche rimasta vittima di un attacco social con false foto porno, create con l'intelligenza artificiale, che la ritraevano in atti sessuali con i fan dei Chiefs.
Un atto vile che aveva portato X a vietare le ricerche su di lei, salvo poi riautorizzarle qualche giorno dopo. Anche l'ex candidato alle primarie repubblicane, oggi fedelissimo di Trump, Vivek Ramaswamy ha detto la sua sull'argomento: «Quelle che voi chiamate 'teorie del complotto', io le definisco semplicemente un mucchio di incentivi collettivi nascosti in bella vista».
E, naturalmente, non sono mancate le classiche accuse sessiste di essere «alla caccia» del patrimonio di Trevis Kelce, peccato che la fortuna di Swift sia stimata attorno agli 1,1 miliardi di dollari, mentre quella del giocatore 'solo' a 30 milioni di dollari.
L'odio della destra contro la pop star è così forte in questo momento che domenica scorsa Fox news si è persino occupata del cambiamento climatico con un servizio nel quale si sottolineava che il jet privato della pop star «produceva tonnellate di anidride carbonica».
Pure i dem sono scettici sull'«S-factor»
La questione Swift è arrivata fino alla Casa Bianca con la portavoce Karine Jean-Pierre che è stata costretta a smarcarsi da una serie di domande su un possibile incontro tra il presidente e l'artista.
Ma tra i democratici c'è anche chi è scettico sul peso che l'«S-factor» potrà avere sul voto di novembre e sottolinea che, a parte qualche «banale presa di posizione liberal», Taylor è espressione di un conservatorismo moderato, anti-razzista e pro-Lgbtq+, che il ciclone Trump ha spazzato via, ma che non necessariamente voterebbe per Biden.