Allerta meteoFormazione di valanghe: perché sono così imprevedibili?
jfk
21.1.2019
Ormai, le condizioni metereologiche estreme hanno raggiunto anche la Svizzera. Era da diversi anni che, in alcune zone del fronte alpino, il pericolo di valanghe non era tanto elevato. Alcuni tipi di valanghe sono particolarmente insidiosi e rendono difficile ogni tipo di previsione.
Gli abitanti delle Alpi stanno facendo i conti in queste settimane con la durezza e i capricci dell'inverno. Basti pensare ai numerosi disagi viari e alle numerose vittime provocate dalla neve nelle prime tre settimane di questo mese di gennaio 2019.
Il 10 gennaio, una valanga di 300 metri di larghezza si è abbattuta sulla stazione di Schwägalp, nel cantone di Appenzello Esterno, ricoprendo i veicoli e invadendo il piano terra dell’hotel Säntis.
Più drammatici ancora gli avvenimenti di lunedì 14 gennaio, quando una valanga ha travolto due pattugliatori delle piste degli impianti della Valle d'Illiez, nel Vallese occidentale: uno è rimasto ucciso, l'altro è riuscito a liberarsi da solo dalla neve e a chiamare i soccorsi.
Anche martedì 15 si sono registrate diverse slavine, tra cui quella in cui la massa nevosa ha travolto tre persone poco dopo mezzogiorno sul comprensorio sciistico del Flumserberg, sopra Flums, nel canton San Gallo. Due uomini sono rimasti illesi, mentre una giovane donna, leggermente ferita, è stata trasportata in ospedale dalla Rega.
Lo scorso fine settimana è stato particolarmente nero sulle vette bianche della romandia: a Champery, nel canton Friburgo una persona è morta e due sono rimaste ferite sotto la neve, mentre a Château-d'Oex, nel canton Vaud, uno sciescursionista è deceduto dopo essere stato travolto da una slavina.
A causa della nevicata all'inizio della scorsa settimana, soprattutto nei Grigioni, nel canton Uri e in Vallese, diverse strade secondarie e alcuni tratti ferroviari sono rimasti chiusi per quasi 48 ore, senza contare che molte località nelle stesse zone sono rimaste completamente isolate, come ad esempio Realp, la Valle di Goms e la Lötschental, irraggiungibili fino a mercoledì.
In Germania e in Austria, diversi sciatori hanno perso la vita a causa di valanghe. Il rispetto di alcune misure precauzionali, l'uso di equipaggiamenti di sicurezza e i corsi di formazione per liberare le vittime dalle slavine possono ridurre sensibilmente questo rischio. Anche coloro che praticano sci d'alpinismo hanno tutto l'interesse nel familiarizzare con i comportamenti da adottare e le procedure da seguire in caso di formazione di valanghe.
Cosa favorisce la formazione delle valanghe?
Tanto più abbondante è la quantità di neve fresca che si accumula in un determinato luogo in un breve lasso di tempo, tanto più il pericolo di slavine è elevato, scrive sul suo sito l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe di Davos (SLF). Anche la formazione di cumuli nevosi costituisce un fattore di rischio. Questa neve, detta «soffiata» non aderisce bene al suolo e può dunque facilmente scivolare. Anche la temperatura e la qualità del suolo al di sotto del manto nevoso giocano un ruolo determinante.
Sui versanti nord, la debole irradiazione rallenta il compattamento della neve, con un effetto stabilizzatore. Le zone pericolose restano tali, dunque, e più a lungo. Man mano che l'inverno avanza, sono invece i versanti sud che diventano pericolosi, perché l'aumento del calore favorisce la formazione di valanghe di neve umida.
Esiste soltanto un tipo di valanga?
No, gli specialisti dell'Istituto di Davos ne distinguono diversi tipi. Così, le valanghe di neve a debole coesione precipitano laddove ci sono pendii particolarmente scoscesi. Esse si producono in maniera piuttosto spontanea e puntuale. Come una palla che rotola lungo un declivio, esse trascinano delle grandi quantità di neve nel corso della loro discesa, diventando sempre più grandi. Queste slavine presentano un rischio limitato, perché sono piuttosto piccole e lente.
Le valanghe di neve a lastroni, al contrario, sono molto pericolose per gli appassionati di sport invernali. In questo caso, è tutta la placca di neve che si stacca in un pezzo unico e scivola lungo il pendio a folle velocità. Queste slavine si verificano quando si sovrappongono diversi strati di neve. La neve fresca di fatto accentua soltanto la rottura delle fragili connessioni tra i cristalli di ghiaccio. Si assiste allora a una propagazione a cascata dell'effetto. La placca smembra in diversi pezzi e trascina nella sua discesa gli strati di neve superiori.
Le valanghe per scivolamento avvengono spontaneamente, soprattutto in caso di riscaldamento importante della temperatura. L'acqua derivante dallo scioglimento distrugge allora le connessioni tra i cristalli di ghiaccio. I fenotipi di questo tipo sono le valanghe di neve mobile o di placche di neve.
Come le slavine di placche di neve, le valanghe per scivolamento si verificano su lunghe distanze. Tuttavia, in questo caso, è soprattutto il manto nevoso che si stacca in un unico pezzo. Ultimo tipo di valanghe, quelle di neve farinosa, durante le quali la neve e l'aria si mescolano per formare un'enorme nube. Esse si possono caratterizzare per un'importante forza distruttrice e raggiungere una velocità di 300 km/h.
Come riporta il sito dell'Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe di Davos, il 90 per cento di tutte le vittime di slavine muoiono a causa di una valanga di neve a lastroni. Queste ultime, che si estendono per una larghezza di circa 50 metri e una lunghezza da 150 a 200 metri, sono generalmente avviate dal passaggio degli sciatori e non sono particolarmente impressionanti, ma nondimeno sono molto pericolose, perché travolgono e inghiottono gli appassionati di sport invernali. Nel caso di valanghe di neve per scivolamento, la neve scorre a valle rispetto alla posizione dello sciatore.
Qual è il ruolo giocato dal pendio?
Il declivio non deve necessariamente essere ripido per favorire la formazione di una valanga. Delle placche di neve possono anche staccarsi da un terreno pianeggiante. Può essere sufficiente una pendenza di 30 gradi o anche meno. Nel caso di valanghe di neve per scivolamento con neve secca, la discesa è generalmente di più di 40 gradi. Le valanghe di neve a lastroni, particolarmente pericolose, si producono raramente su pendii di più di 50 gradi.
Come si possono prevedere le valanghe?
Le previsioni integrano dei dati di osservazione e dei modelli informatici. Tuttavia, nelle regioni più vaste, prevedere una slavina è praticamente una sfida, perché non è sempre facile sapere cosa ne è della vita interiore di un manto nevoso. E le condizioni possono modificarsi su piccola scala. La valanga in sé è un processo caotico e può solo essere oggetto di previsioni limitate.
Comunque sia, è possibile determinare la probabilità di caduta di una valanga a livello locale. I gestori delle piste sciistiche si basano su una serie di dati, aggiornati di frequente, per chiudere le piste a rischio, se necessario.
Le squadre di soccorso stanno lavorando alacremente per spalare la maggior quantità di neve possibile prima dell'arrivo di nuove nevicate previste per domenica.
Immagine: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER
Le parti dell'Hotel Säntis invase dalla neve verranno ripulite e riparate in modo provvisorio.
Immagine: KEYSTONE/AP Armin Rusch
L'accesso alla zona della valanga è vietato per motivi di sicurezza.
Immagine: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER
La massa nevosa ha investito parte del ristorante
Immagine: Kapo AR
La massa nevosa ha investito parte del ristorante
Immagine: Kapo AR
La neve ha sommerso anche alcune macchine e un autopostale fermi alla fermata dei bus.
Immagine: Kapo AR
L'autopostale quasi sommerso dalla neve.
Immagine: Kapo AR
Un'immagine dell'Hotel Säntis ripresa dalla webcam alle 17.15
Immagine: Webcam saentisbahn.ch
Una veduta esterna dell'hotel prima di venire investito dalla slavina.
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